8 Aprile 2024, h. 14:59

ESTETISTI- Confartigianato Estetisti su Les nouvelles esthétiques. Baiolini: ‘Non dobbiamo svendere la nostra professionalità’

Foto di Arina Krasnikova da Pexels

La Presidente di Confartigianato Estetisti, Stefania Baiolini, ha analizzato le cause della carenza di personale qualificato nel settore estetico in un articolo intitolato “Formazione e cura del cliente – binomio inscindibile per un’estetica di qualità”, pubblicato su LES NOUVELLES ESTHETIQUES. Nell’articolo, evidenzia l’importanza cruciale di una formazione di qualità, affiancata dalla passione e dedizione, come fondamenti della professionalità estetica. “La professionalità non deve essere svenduta. Distinguersi nel mercato richiede di offrire serietà e competenza ai clienti.”
Riportiamo di seguito il testo completo dell’articolo.


Gli annunci di ricerca di personale qualificato nell’estetica stanno crescendo in modo esponenziale, ma risulta sempre più difficile trovare personale che abbia caratteristiche idonee da poter inserire nei centri estetici…

QUAL È IL PROBLEMA?

La domanda è lecita! Confartigianato ha pubblicato uno studio (leggi QUI) da cui risulta che la carenza di manodopera è generalizzata in tutti i settori dell’artigianato: non vi è un’unica risposta alla domanda, ma sicuramente una maggiore attenzione alla formazione dell’estetista potrebbe agevolare il reperimento di personale adeguato. La formazione dell’estetista è regolamentata nella legge 1/90 che, all’articolo 3, prevede che al termine dell’obbligo scolastico si frequentino due anni da 900 ore ciascuno, per conseguire la qualifica professionale, seguiti da un ulteriore anno qualora si voglia aprire una propria attività. Nonostante queste chiare previsioni di legge, nel nostro paese la formazione professionale risente pesantemente dell’autonomia regionale, il che comporta percorsi differenti per chi voglia approcciarsi a questa professione. Differenti da regione a regione. Non vi è paradossalmente nemmeno uniformità rispetto all’età in cui si possa iniziare a frequentare un percorso di estetica, cosa che potrebbe sembrare irrilevante, ma che modifica sostanzialmente sia l’incontro dei giovani con questo splendido lavoro, sia la qualità dell’insegnamento, sia infine l’approccio al lavoro stesso. Bisogna anche aggiungere la proposta di corsi online e riflettere sulla preparazione che possono offrire questi percorsi dove le lezioni pratiche vengono parzialmente simulate o effettuate in maniera intensiva in pochissimo tempo a discapito dell’apprendimento, o quelle che addirittura propongono percorsi “accelerati” di due anni in uno.

UN OCCHIO ALLE QUALIFICHE

Complice tale disomogeneità, alle professioniste sono proposti dalle scuole e dalle aziende corsi extra su nuove tecniche, nuovi cosmetici e nuove apparecchiature estetiche, oltre a numerosi corsi di comunicazione e marketing, che sono molto frequentati in quanto molto utili all’estetista. L’estetica è una professione in evoluzione che ha bisogno di un arricchimento di competenze continuo e le richieste dei clienti, sempre più particolari e puntuali, ci spingono a un aggiornamento costante che con fatica e dedizione affrontiamo. Questi corsi occupano spesso le domeniche e le giornate di riposo dei nostri centri estetici, ancorché affrontate con l’entusiasmo che ci contraddistingue quotidianamente. L’ideale però sarebbe che venissero proposti solo a persone qualificate e con attività imprenditoriali avviate, per non incrementare il mondo del sommerso che sta soffocando questo settore ed espone a seri rischi la salute dei clienti. A questo proposito, è necessario che le nostre competenze vengano valorizzate, anche attraverso tariffe di trattamenti che consentano la dovuta marginalità, non svendute per rincorrere il “sottocosto” che soltanto chi esercita abusivamente può permettersi di applicare. Del resto, in qualunque settore la qualità ha un costo, ma ripaga sempre in termini di servizio/ prodotto acquistato.

L’ESTETICA NON È SOLO BUSINESS…

Non dobbiamo svendere la nostra professionalità. Credo che queste riflessioni siano d’obbligo per chi ama la professione dell’estetista e che trasmette con passione alle clienti indicazioni per occuparsi al meglio del loro viso e del loro corpo, per piacersi e stare bene. Sembra invece che tutto nel nostro settore si stia trasformando in mero business. La prima cosa che all’interno di un qualunque percorso formativo dovrebbe essere insegnata è proprio la passione e la dedizione con cui ci si deve occupare del cliente e, solo successivamente, fornire tutte le conoscenze e le abilità per eseguire il trattamento nel migliore dei modi e con la dovuta attenzione. La serietà e la competenza devono essere le linee-guida essenziali per professioniste e formatori, se vogliamo che il nostro settore evolva proficuamente e possa disporre di personale preparato e motivato. Se non riusciamo a cogliere questo obiettivo sarà inevitabile trovare sempre meno mano d’opera qualificata e sempre più soggetti in cerca di facili guadagni, con buona pace della cura del cliente che tanto ci sta a cuore.

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