1 Marzo 2024, h. 09:52
EUROPA – Conferenza Europea dell’Artigianato 2025: a Monaco il via ai lavori preparatori
Si è svolto il 28 febbraio a Monaco di Baviera, in occasione della Fiera internazionale dell’artigianato, un incontro tra i vertici delle più importanti Organizzazioni che rappresentano l’artigianato e le MPI in Europa.
Sotto l’egida di SMEUnited, i Presidenti e i Segretari generali di Confartigianato Imprese, ZDH (Germania), CMA France (Francia), WKO (Austria), U2P (Francia), GSEVEE (Grecia) e Cna si sono riuniti per dare il via ai lavori che porteranno allo svolgimento, a inizio 2025, della Conferenza Europea dell’Artigianato.
Un evento-chiave che permetterà, a pochi mesi dalle elezioni europee e dalla costituzione della nuova Commissione Europea prevista per novembre 2024, di sottolineare ancora una volta il ruolo centrale che l’artigianato svolge in Europa per garantire sviluppo economico e sociale, occupazione, trasmissione di competenze e saper fare nelle regioni e nei territori europei.
Le Organizzazioni rappresentative dell’artigianato europeo hanno condiviso un documento congiunto per le elezioni europee del 2024, individuando, tra quelle già contenute nel Memorandum SMEUnited, alcune priorità da presentare alla politica. Nel dettaglio: un quadro normativo stabile per la transizione verde, riduzione degli obblighi di rendicontazione e documentazione, lotta alla concorrenza leale sui mercati digitali, formazione di manodopera qualificata, porre le Pmi al centro della politica di competitività dell’UE, maggiore sostegno alle Pmi come fattori di coesione nelle aree locali, promozione di un ambiente politico stabile. Richieste già contenute nel Documento di proposte che Confartigianato ha fatto pervenire ai partiti politici per i loro programmi.
Nel corso dell’incontro svoltosi a Monaco, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha ribadito il ruolo centrale che le imprese artigiane hanno in Italia e in Europa. “Con i 4,4 milioni di micro e piccole imprese (MPI) italiane che danno lavoro a 10,9 milioni di addetti, generando valore economico e sociale, le imprese praticano sostenibilità e innovazione tecnologica, ed operano come attore vitale delle comunità, creando occupazione e promuovendo coesione e inclusione sociale”. Il Presidente ha poi ribadito che “nelle nostre imprese la trasmissione di competenze è una prerogativa, visto che circa un apprendista su quattro (23,0%) lavora nelle aziende artigiane. Le MPI sono anche un terreno fertile per il capitale umano giovane e femminile”.
Numeri importanti che fanno della micro e piccola impresa un attore di centrale importanza nel mercato europeo. “L’imprese artigiana – ha detto il Presidente di Confartigianato – è l’unità di misura del mondo imprenditoriale: rappresenta l’inizio della storia d’impresa, senza però sparire mai nel suo corso.”
“Centralità – ha aggiunto Granelli – che non può essere relegata alle sole dichiarazioni politiche, ma va attuata nei fatti per affrontare e risolvere i tanti problemi che ostacolano l’attività quotidiana delle imprese. Dalla burocrazia ai costi dell’energia, dalla vera e propria “crisi delle competenze” (in Italia, per le nostre imprese il 48% dei lavoratori è introvabile) alla mancanza di liquidità necessaria per affrontare la doppia transizione. A questi aspetti si sommano tematiche trasversali, ad esempio, la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, da affrontare con competenza e risposte chiare. tenendo ben presente che la burocrazia non può essere la sola risposta”.
Alla riunione è intervenuto anche il Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli che, nel confermare il sostegno di Confartigianato alla Conferenza Europea per tenere alta l’attenzione delle istituzioni europee sull’importanza delle imprese artigiane nell’economia del Continente, ha sottolineato come “il “valore artigiano rappresenti un concetto in costante evoluzione: non si tratta di un paradigma anacronistico, quanto piuttosto di un modello che si adatta al progresso e ai cambiamenti in atto. Da tempo Confartigianato è in prima linea nel ricordare che le imprese artigiane e le micro piccole imprese sono anche veri e propri spazi di sperimentazione tecnologica, pur mantenendo inalterati lo spirito del saper fare e i valori della persona, della socialità. Le diverse ampiezze del concetto di artigianato in Europa saranno da stimolo per promuovere anche una innovazione legislativa al passo con i tempi. In questi anni abbiamo fatto un importante lavoro per valorizzare questo ruolo ma le transizioni in atto ci impongono di alzare l’asticella dell’interlocuzione politica, investendo in competenze, conoscenza e strumenti, consapevoli che il nuovo campo di gioco dell’impresa e non solo sarà l’Europa”.
La presenza a Monaco dei vertici di Confartigianato, tra i quali Luca Crosetto, Delegato all’Europa di Confartigianato Imprese e Vicepresidente di SMEunited, è stata anche l’occasione di incontri bilaterali con le altre Organizzazioni europee per rafforzare sempre di più le relazioni e perseguire insieme la strada avviata da ormai diversi anni in particolare con i colleghi tedeschi e francesi a tutela delle MPMI in Europa.
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