1 Marzo 2023, h. 19:24 Notizie
MEDIA – Granelli a Re Start (Rai 2): ‘Per salvare il made in Italy va insegnato ai giovani il valore del lavoro artigiano’
Gli artigiani e le piccole imprese sono il cuore produttivo dell’Italia. Ma la tenuta delle aziende è spesso a rischio anche per la difficoltà a reperire la necessaria manodopera qualificata. Il problema è stato denunciato dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli, intervenuto il 27 febbraio a Re Start, il programma di Rai 2 condotto da Annalisa Bruchi.
Ospiti, insieme a Granelli, il viceministro al Lavoro Maria Teresa Bellucci, l’On. Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S alla Camera, Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera e Marco Revelli, politologo e sociologo.
Secondo Granelli “la carenza di personale va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, degli interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro. La formazione dei giovani è un aspetto sul quale si gioca il futuro del Paese ed è tra i temi che stanno più a cuore a Confartigianato. Purtroppo in Italia non si insegna la cultura del lavoro. Veniamo da decenni di politiche formative sbagliate che hanno imposto un modello educativo che contrappone il sapere al saper fare. “Notevole – ha detto – è l’impegno, nell’artigianato, ad investire su una conrattazione collettiva di qualità che, con l’obiettivo di fidelizzare i lavoratori alle imprese, prevede anche importanti tutele di welfare bilaterale”.
“Serve – ha spiegato Granelli – un nuovo modello di formazione inclusivo ‘a valore artigiano’. Significa formare competenze complesse che coniugano cultura umanistica e cultura tecnica. Bisogna puntare sull’apprendistato professionalizzante come fondamentale canale incentivato di ingresso nel mondo del lavoro. E’ anche necessario sostenere e rilanciare i percorsi di studio professionali sia in un’ottica di sistema, attraverso la strutturazione di percorsi di orientamento lungo tutto il percorso formativo, sia in un’ottica di filiera che incentivi maggiormente la formazione duale e professionalizzante e valorizzi il livello terziario con gli ITS”.
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