20 Gennaio 2023, h. 20:39 Notizie

MEDIA – Su Spirito Artigiano l’Italia in bilico tra energie inespresse e la vitalità degli artigiani

Il futuro dell’Italia, denso di incognite ma anche ricco di grandi potenzialità, è il tema conduttore del nuovo numero di Spirito Artigiano. In apertura, il Prof. Mauro Magatti, docente di sociologia all’Università Cattolica di Milano, disegna le caratteristiche di un Paese in surplace che, al pari di un ciclista “è tutto concentrato nel rimanere in equilibrio sul posto, piuttosto che nel lanciarsi verso il futuro che lo attende. Un Paese in cui gran parte delle energie – pubbliche e private – sono impegnate nel tentativo di conservare la posizione, più che a costruire un domani desiderabile”. Magatti cita il Rapporto Italia Generativa che raccoglie e prova a ricomporre le facce di un Paese ancora vitale, ma che continua a sprecare i suoi talenti in un contesto che resta troppo caotico.

E tra i protagonisti della vitalità italiana e della transizione green ci sono gli Artigiani del futuro, al centro dell’omonimo progetto realizzato da Fondazione Symbola in collaborazione con Confartigianato che – spiega Ermete Realacci, presidente di Symbola – ribalta molti luoghi comuni e soprattutto offre elementi a chi crede che l’Italia deve scommettere su un’economia che incrocia innovazione con comunità, bellezza, territori, tradizione. Un’Italia che fa l’Italia. Che non lascia indietro nessuno e non lascia solo nessuno.

Tra le incertezze che condizionano le nostre prospettive economiche e sociali c’è la crisi demografica. Il Prof. Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica di Milano, analizza questo tema cruciale in un’intervista realizzata da Federico Di Bisceglie. Rosina, peraltro, è autore – per Fondazione Germozzi – del nuovo ‘quaderno’ tematico della Fondazione dal titolo ‘La crisi demografica italiana: giovani e qualità del lavoro – Idee, spunti, dati e scenari per affrontare gli squilibri che rischiano di compromettere lo sviluppo economico e la sostenibilità sociale del Paese’.

Per costruire il futuro di un’Italia competitiva bisogna investire su innovazione e ricerca, ma soprattutto occorre far dialogare Università, centri di ricerca, imprese. E’ il paradigma indicato dal rettore del Politecnico di Torino secondo il quale occorre che l’Italia entri appieno nell’economia della conoscenza, mai realmente partita nonostante molti proclami fatti negli ultimi vent’anni a partire dalla formulazione della Strategia di Lisbona con la tripla elica dell’innovazione che vorrebbe Università, Stato e Imprese collaborare strettamente. Le imprese necessitano di formazione, ricerca applicata e supporto a processi innovativi e a volte radicali cambi di rotta nei loro prodotti. Questo non possono più farlo da sole.

L’artigianato è al centro dei progetti finanziati dalla Conferenza episcopale italiana a favore del Terzo mondo. In Medio Oriente, infatti, grazie al progetto “Piccirillo Handicraft Center” (fondato nel 2018 dai Frati Minori Custodia della Terra Santa), l’Arcidiocesi di Genova sosterrà lo sviluppo dell’artigianato tradizionale palestinese con particolare attenzione alla difesa del patrimonio artistico e culturale di Betlemme e alla formazione dei giovani artigiani.

Sfoglia il nuovo numero di Spirito Artigiano

 

rss