13 Settembre 2022, h. 16:23
STUDI – Le tendenze della crisi dell’occupazione indipendente: -4,3% rispetto pre-pandemia ma nell’ultimo anno +3,6% donne vs -1% uomini
L’esame degli ultimi dati sul mercato del lavoro evidenzia che a luglio 2022 l’occupazione cala dello 0,1% rispetto a giugno, combinazione di una flessione dello 0,2% sia per i dipendenti permanenti che per gli indipendenti e di un aumento dello 0,4% per i dipendenti a termine; si stanno delineando gli effetti dell’incertezza generata dal proseguimento della guerra, dalla fine anticipata della legislatura e dagli effetti della crescita dei prezzi.
La diffusione dei lockdown energetici e un aumento delle cessazioni di attività causate dagli insostenibili costi dell’energia – le stime di Confartigianato individuano 881mila MPI nel perimetro dei 43 settori a maggiore rischio – aggraverebbe la crisi del lavoro autonomo innescata dalla pandemia. Ne ventinove mesi che vanno da febbraio 2020 a luglio 2022 l’occupazione indipendente segna un calo di 225mila unità (-4,3%) a fronte dell’incremento di 404mila occupati dipendenti (+2,3%), composto dall’aumento di 221mila dipendenti temporanei (+7,5%) e da quello di 183mila dipendenti permanenti (+1,2%). Una nostra recente analisi evidenzia che le micro e piccole imprese sono protagoniste della crescita domanda di lavoro dipendente, in particolare per il lavoro stabile e l’apprendistato.
I dati trimestrali pubblicati stamane dall’Istat consentono alcuni approfondimenti sulle tendenze del lavoro indipendente. Nella media dell’ultimo anno (terzo trimestre 2021-secondo trimestre 2022), l’occupazione indipendente maschile è scesa del 5,6% rispetto al 2019, anno pre-pandemia, e quella femminile ha ceduto del 5,9%. Va segnalato che nell’ultimo anno l’occupazione indipendente femminile registra un risultato positivo, evidenziando una crescita tendenziale del 3,6% a fronte del calo dell’1,0% degli indipendenti uomini; il segnale di recupero è trainato dall’incremento nelle attività dei servizi alla persone e alle imprese, ma anche edilizia, manifattura, commercio e turismo registrano un aumento delle lavoratrici indipendenti.
Gli effetti di lungo termine della recessione innescata sono diffusi sul territorio. L’anticipazione delle tendenze su base regionale dell’occupazione indipendente – che saranno pubblicate nel 21° report ‘Imprese in trincea nella guerra dell’energia’ presentato nel webinar di lunedì prossimo – evidenzia nel Mezzogiorno un calo che si ferma al 3,2%, a fronte di una maggiore e progressiva accentuazione nel Nord-ovest con -5,8%, Nord-est con -6,9% e Centro con -7,5%.
Dinamica occupati dallo scoppio della pandemia per posizione
Luglio 2022. Var. ass. in migliaia e % su febbraio 2020, dati destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Trend nell’ultimo anno degli occupati indipendenti per genere
Media ultimi quattro trimestri (III 2021-II 2022) Var. % tendenziale, dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Dinamica occupati indipendenti dallo scoppio della pandemia per ripartizione
Ultimi quattro trimestri (III 2021-II 2022) Var. % rispetto 2019, dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
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