11 Aprile 2022, h. 18:32
CREDITO – Al via il programma di educazione finanziaria per artigiani e MPI in partnership con Banca d’Italia
Accrescere le competenze finanziarie degli artigiani e dei piccoli imprenditori per consentire loro di affrontare le nuove sfide del mercato e valorizzare le proprie attività. E’ l’obiettivo del programma di educazione finanziaria avviato da Banca d’Italia in collaborazione con Confartigianato e Cna e presentato oggi a Roma.
Al lancio dell’iniziativa sono intervenuti il Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli e il Direttore delle Politiche economiche Bruno Panieri.
Il Segretario Generale Mamoli ha sottolineato l’importanza del Progetto di Banca d’Italia “che, con il coinvolgimento di Confartigianato, punta a migliorare la cultura finanziaria nel nostro Paese partendo dalle piccole imprese e dalle imprese artigiane, che rappresentano la spina dorsale dell’economia”.
“L’attuale crisi economica, dovuta alla pandemia ma anche alla terribile guerra in Ucraina – ha aggiunto – pone le aziende in una situazione di grave difficoltà. L’aumento del costo di tutte le materie prime oltre che dell’energia sta mettendo in ginocchio intere filiere produttive con ricadute pesanti per le micro e piccole imprese che si troveranno nella necessità di accedere al credito ed a strumenti finanziari di supporto con ancora più urgenza. Il tema dell’educazione finanziaria diventa quindi importante e strategico per le imprese e Confartigianato è pronta a disposizione il proprio Sistema associativo, costituito da più di 1.000 sedi territoriali operanti in tutta Italia, per raggiungere in modo capillare il maggior numero di imprenditori artigiani. Grazie a questa iniziativa di Banca d’Italia abbiamo l’opportunità di accrescere le competenze dei nostri funzionari e migliorare il rapporto delle aziende con il sistema bancario”.
Il Segretario Generale di Confartigianato si è poi soffermato sui temi, tutti di grande rilevanza, sui quali si concentrerà il Progetto formativo: la finanza della piccola impresa, il rapporto con le banche, la gestione delle difficoltà finanziarie, pagamenti e strumenti di tutela. “Tutto questo non può che aumentare gli strumenti a disposizione delle nostre Associazioni per assistere gli imprenditori e accompagnarli nella corretta gestione delle difficoltà dovute alla crisi, alla mancanza di liquidità e all’incertezza globale”.
“Per gli imprenditori – ha spiegato Mamoli – è particolarmente importante disporre di informazioni accessibili e chiare rispetto ai criteri che regolano il rapporto con le banche e che misurano, in termini di affidabilità, una azienda rispetto alla sua richiesta di credito. E’ necessario cercare nuove strade per innovare il modo con il quale le piccole imprese accedono alle risorse per sostenere il loro business, passando dal concetto di accesso al credito al concetto più generale di accesso alla finanza. In tal senso, il sistema di consulenza all’impresa dovrà passare dall’accompagnamento della “pratica” alla banca, alla capacità di orientare l’imprenditore verso la gestione finanziaria dell’impresa, per intercettare nuovi flussi di finanziamento complementari al canale bancario, magari attraverso la canalizzazione del risparmio privato in un dato territorio verso forme di finanziamenti all’impresa o di contributo alla sua patrimonializzazione”.
Il Segretario Generale Mamoli ha poi ricordato l’altro fronte con il quale è sempre più urgente fare i conti, vale a dire il superamento del digital divide: “I nostri piccoli imprenditori sono ancora molto affezionati alla filiale della banca sul proprio territorio, costruendo nel tempo quel rapporto di fiducia che caratterizza le nostre reti di prossimità e il nostro modo di fare impresa. Difficile immaginare, senza una adeguata formazione in tal senso, che lo stesso piccolo imprenditore prenda rapidamente dimestichezza con la modalità on line di gestire il rapporto e ritrovi nelle piattaforme digitali lo stesso livello di confidenza che ha con lo sportello fisico della banca. Credo che questo progetto di educazione finanziaria possa davvero contribuire a condurre le imprese verso un generale miglioramento del loro rapporto con il mondo bancario e creditizio, e ringrazio nuovamente Banca d’Italia per aver inaugurato questa nuova stagione di grande attenzione verso le micro e piccole imprese artigiane insieme a noi”.
L’evento è stato aperto dall’intervento del Direttore generale di Banca d’Italia Luigi Federico Signorini secondo il quale, durante la pandemia, le competenze finanziarie degli imprenditori italiani si sono associate a una maggiore capacità di gestire l’impatto della crisi su liquidità e profitti e a gestire i rapporti con le banche. Una maggiore conoscenza degli strumenti finanziari e ancora più necessaria e utile nel nostro Paese “per il peso dei microimprenditori nel tessuto produttivo italiano, che è il più elevato tra le economie avanzate. In Italia, alle imprese con meno di 10 addetti fa capo il 41 per cento dell’occupazione e il 25 per cento del valore aggiunto, a fronte del 28 e del 18 per cento, rispettivamente, della media UE.” Signorini ha quindi rilevato come “un fattore cruciale per la buona riuscita dell’iniziativa è la cooperazione con Confartigianato, che mette a disposizione del progetto le risorse umane e tecnologiche necessarie per raggiungere i numerosi imprenditori iscritti alle loro associazioni”.
Secondo il Direttore generale della Banca d’Italia, in una fase in cui “purtroppo i vari sviluppi” del quadro globale, tra cui la guerra in Ucraina “gettano un’ombra sulle prospettive economiche dei prossimi mesi”, il tema dell’educazione finanziaria “per chi guida una impresa è un fattore importante. La cultura finanziaria, specialmente per i microimprenditori può diventare anche la chiave di sopravvivenza, specialmente quando si verificano shock profondi. Comprendere vantaggi e rischi è diventato ancora più importante alla luce dei profondi cambiamenti nel settore finanziario con la digitalizzazione. Ci stiamo rivolgendo a una parte del tessuto italiano che ha sempre dato prova di grande vitalità e l’intento – ha detto ancora Signorini – è quello di consentire al massimo” l’uso bilanciato di strumenti finanziari “per gestire le difficoltà”. “L’obiettivo è accrescere la consapevolezza dei rischi tipici” e “tradurre questa consapevolezza in migliori scelte finanziarie”. “Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi – ha concluso – un fattore cruciale è la cooperazione con le Organizzazioni rappresentative dell’artigianato e delle piccole imprese come Confartigianato”.
Rivedi l’evento di presentazione a questo link:
https://www.youtube.com/BancaditaliaEurosistema
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