14 Dicembre 2021, h. 13:29
EXPORT– Il Vicepresidente Ribisi a Cabina di regia governativa: “Misure ad hoc per MPI sui mercati esteri”
“Serve un’azione organica che tenga insieme strumenti tradizionali e innovativi per accompagnare sui mercati internazionali l’artigianato e le piccole imprese, segmento vitale del Made in Italy”. E’ l’indicazione espressa da Filippo Ribisi, Vice Presidente di Confartigianato, durante il suo intervento alla Cabina di regia per l’internazionalizzazione riunitasi ieri al Ministero degli Esteri.
La Cabina di regia, co-presieduta dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal ministro dello Sviluppo Economico, definisce ogni anno le linee di indirizzo strategico e le azioni in materia di promozione all’estero e internazionalizzazione del sistema produttivo.
Indirizzare la modernizzazione delle strutture produttive verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, grazie anche alle risorse messe a disposizione della Farnesina nell’ambito del PNRR (pari a 1,2 miliardi di Euro) e all’imprenditoria giovanile, femminile e delle aziende del Mezzogiorno; promuovere l’innovazione ed sostenere le start-up sui mercati internazionali; liberare il potenziale del Sud d’Italia con strategie e strumenti efficaci e con un approccio di sistema: queste sono alcune delle linee di azione tracciate dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in apertura dei lavori.
Alla riunione hanno preso parte il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao, la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, la ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna, la vice ministra Teresa Bellanova, il sottosegretario Manlio Di Stefano, la sottosegretaria per la Transizione Ecologica Vannia Gava ed il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, oltre a numerose altre istituzioni ed associazioni impegnate nel sostegno ai processi di internazionalizzazione delle imprese italiane.
Il Vice Presidente di Confartigianato Filippo Ribisi ha sottolineato l’importanza cruciale del tema per il sistema di piccole e microimprese. “L’aumento delle esportazioni nei dieci anni precedenti la pandemia – ha detto – è stato il più importante volano di crescita delle nostre imprese che hanno potuto aumentare la loro competitività e propensione all’innovazione, migliorando la capacità produttiva e la qualità dei loro prodotti. La pandemia ha però messo a dura prova il loro futuro. In questo contesto le attività messe in essere dal MAECI per favorire il rilancio delle esportazioni sono risultate di vitale importanza per il nostro comparto, in particolare i finanziamenti del Fondo 394 Simest e il voucher per TEM innovativi di Invitalia, grazie ai quali sono stati finanziati centinaia di progetti di imprese piccole e artigiane”.
Ribisi ha messo in evidenza lo straordinario utilizzo del fondo 394 di Simest che ha visto un grande coinvolgimento delle MPMI grazie all’estensione dell’operatività del fondo a tutti i Paesi dell’UE, alla temporanea esenzione dalla presentazione di garanzie, all’inserimento di una specifica componente di risorse a fondo perduto.
Il Vice Presidente di Confartigianato ha quindi evidenziato la necessità di stabilizzare queste procedure incentivanti e di prevedere anche un fondo esclusivamente dedicato alle micro e piccole imprese con modalità operative semplificate e l’estensione dell’utilizzo delle misure SIMEST anche alle società di persona e alle ditte individuali che rappresentano un potenziale bacino di imprese internazionalizzabili.
“Lo strumento del Digital Temporary Export Manager – ha aggiunto Ribisi – va ulteriormente rafforzato, poiché consente di non caricare costi strutturali sulle piccole imprese e può rappresentare un’interfaccia formativo per risorse interne all’azienda, mettendole in condizione di camminare sulle proprie gambe, anche al fine di poter approfittare delle occasioni offerte dall’incremento del commercio digitale. È pertanto necessario stabilizzare questo strumento ed estenderlo anche alle ditte individuali e società di persona”.
Tra le altre indicazioni, l’introduzione, accanto al voucher TEM da 30 mila euro, di un voucher da 15 mila euro per soli 6 mesi e l’anticipazione del 50% sul contributo a fondo perduto.
Sul fronte delle manifestazioni promozionali, Ribisi si è detto convinto della necessari di puntare su attività e format tarati sulle caratteristiche delle piccole e micro imprese. In particolare, considera di importanza cruciale poter tornare a fare le fiere fisiche, dopo una lunghissima pausa “digitale”. Altrettanto importanti gli incoming di operatori esteri in Italia presso i territori delle piccole e micro imprese, – gli accordi con la distribuzione internazionale finalizzati ad inserire prodotti e marchi di qualità appartenenti ad aziende non ancora presenti sui mercati target, le campagne mediatiche in grado di comunicare il made in Italy a valore artigiano, utilizzando per esempio la definizione “ambasciatori del gusto italiano” in grado di comunicare non solo il prodotto in sé stesso, ma anche le materie prime e la loro origine, le tecnologie e le modalità d’uso.
Il Vice Presidente di Confartigianato ha poi indicato i mercati e i settori in cui potenziare la presenza delle MPI: oltre ai Paesi dell’Ue, gli Stati Uniti, la Russia e il Regno Unito, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, gli Emirati Arabi Uniti e il Canada, valorizzando moda e design, arredo e complemento, agroalimentare, meccanica e tecnologie verdi.
“Le esportazioni italiane di beni nei primi nove mesi dell’anno, pari a quasi 377 miliardi di euro – ha sottolineato il Ministro degli Esteri Di Maio, aprendo i lavori della Cabina di regia – non sono solamente aumentate di oltre il 20% rispetto ai primi nove mesi del 2020, ma hanno anche superato i livelli registrati nel 2019 (356 miliardi nello stesso periodo), l’anno record del nostro export. La performance italiana è inoltre migliore di quelle di partner europei come Germania e Francia. Siamo orgogliosi di questi risultati, che testimoniano la straordinaria vitalità del nostro tessuto imprenditoriale e dell’intero Sistema Italia. Si tratta, poi, di un risultato particolarmente significativo per il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, all’indomani dell’assunzione delle nuove competenze in materia di commercio estero e internazionalizzazione ereditate dal MISE”. “Forti dei risultati ottenuti – ha aggiunto – puntiamo a rendere permanenti e strutturali le politiche intraprese nell’alveo del Patto per l’Export. Questo, grazie ad uno stanziamento di 1,5 miliardi l’anno a titolo rotativo e di 150 milioni di euro a fondo perduto, previsti dalla Legge di Bilancio per il prossimo quinquennio; e grazie ad un metodo, inaugurato con il Patto per l’Export, che vede definire e migliorare gli interventi sulla base di una convergenza di Istituzioni e Settore Privato”.
A questo proposito, il Sottosegretario Manlio Di Stefano ha evidenziato la vasta azione di consultazione realizzata dalla Farnesina per la preparazione della riunione con la convocazione di 14 tavoli settoriali ed il coinvolgimento di 158 tra enti ed associazioni di categoria invitati a presentare input utili per il documento finale della Cabina di Regia e suggerimenti per le prossime attività di promozione del Made in Italy.
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