21 Dicembre 2021, h. 16:43

DONNE IMPRESA – Imprenditrici resilienti per un nuovo futuro all’insegna della sostenibilità

“Le imprenditrici hanno pagato il prezzo più alto della crisi pandemica, ma hanno anche saputo affrontare le difficoltà con eccezionali capacità di resilienza, problem solving, abilità multitasking. Su queste doti tipicamente femminili dobbiamo continuare a far leva per essere artefici del nostro futuro”. Con queste parole, la Presidente di Donne Impresa Confartigianato, Daniela Biolatto, ha sintetizzato l’impegno del Movimento durante l’incontro di fine anno con tutte le rappresentanze territoriali nel corso del quale è stato fatto il punto sulle tendenze della ripresa 2021-2022.

All’evento, svoltosi in modalità webinar, sono intervenuti il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il Segretario Generale Vincenzo Mamoli, la Responsabile del Movimento Roberta Gagliardi, il Responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato Enrico Quintavalle e Licia Redolfi (Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia).

L’evento ha consentito di trarre un bilancio del trend delle attività indipendenti femminili e delle iniziative del Movimento.

“Noi siamo le imprenditrici della resilienza – ha sottolineato la Presidente Biolatto – e Donne Impresa si impegna a moltiplicare gli sforzi per accompagnare le aziende in un futuro di sviluppo e in un’economia della sostenibilità caratterizzati da sei parole d’ordine: pianeta, persone, profitto, parità, progresso, pace. La storia di un’impresa la fanno le persone e la nostra sostenibilità consiste nel fare bene per i nostri figli e per le nostre comunità”.

Il messaggio di Daniela Biolatto è stato rilanciato dal Presidente Granelli il quale ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto quest’anno dalla Confederazione con l’impegno a valorizzare tutte le componenti del Sistema. “I migliori risultati – ha detto – si ottengono con il contributo attivo di tutti, in uno sforzo collegiale al servizio delle imprese che premia la partecipazione attiva e la qualità delle proposte”.

Roberta Gagliardi ha poi indicato l’importanza di trarre un bilancio delle attività svolte dal Movimento per programmare con efficacia il lavoro del 2002. A tale proposito ha ricordato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta proprio in questi giorni, del Fondo per l’imprenditoria femminile. “Dovremo coglierne tutte le opportunità – ha detto – per rilanciare le attività d’impresa guidate dalle donne ed uscire da una situazione che ha gravemente penalizzato le imprenditrici”.

E di quanto la crisi abbia picchiato duro sul lavoro delle donne ha parlato Enrico Quintavalle, presentando la rilevazione dell’Ufficio studi (leggi la notizia) che mostra, tra settembre 2020 e settembre 2021, il calo del 7,8% dell’occupazione femminile indipendente, a fronte del – 6,1% registrato dalla componente maschile. Trend negativo anche sul fronte del fatturato delle imprese guidate da donne con una diminuzione di 4,4 punti inferiore rispetto alla media. Non va meglio per quanto riguarda gli impegni familiari dove le donne, nel ruolo di genitore, a causa della chiusura delle scuole durante la pandemia hanno sopportato un carico di lavoro doppio rispetto agli uomini.

Record negativi ai quali, tuttavia, si accompagnano i primati positivi del nostro Paese – ha sottolineato il Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli – che è al primo posto in Europa per il maggior numero di imprese a conduzione femminile, ben 1.336.227. Se l’Italia è il ‘Paese dell’anno’, come ha decretato ‘The Economist’, questo numero dimostra che il merito è anche delle donne e della loro grande capacità di reagire e affrontare un momento così difficile come quello vissuto con la pandemia. A questo proposito, Mamoli ha evidenziato l’attenzione che, con il Pnrr, il Governo dedica agli aspetti che possono colmare i gap riguardanti la conciliazione lavoro-famiglia e più in generale in tema di welfare che penalizzano in particolare le donne che svolgono attività indipendente. Il Segretario Generale di Confartigianato ha ribadito altresì l’impegno della Confederazione, organizzazione inclusiva e compartecipata, per valorizzare il ruolo e le attività del Movimento anche con le competenze tecniche ed organizzative indispensabili per sostenere lo sviluppo delle imprese femminili.

 

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