21 Settembre 2021, h. 08:30
STUDI – Tempesta dei prezzi, con 653 mila MPI nei settori sotto pressione
I prezzi dell’energia stanno spingendo in alto gli indici dei prezzi al consumo, mentre la salita dei costi delle materie prime sta comprimendo i margini delle imprese della manifattura e delle costruzioni, mettendo a rischio la ripresa in corso.
L’escalation dei prezzi dell’energia – Ad agosto il tasso di inflazione è al 2% (dal +1,9% del mese precedente); mentre l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, i beni energetici crescono del 19,8% (da +18,6% di luglio).
Nel 2021, media al 20 settembre, il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica sale del 138% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e risulta superiore del 58% rispetto al 2019. Il prezzo del gas (mercato del giorno prima) sale del 228% rispetto ad un anno prima e del 78% rispetto al 2019. In salita anche i prezzi dei carburanti: dei primi nove mesi del 2021 il gasolio per autotrazione ha una quotazione, tasse escluse, del 25,5% superiore allo stesso periodo del 2020, mentre è in linea (+2,1%) con le quotazioni del 2019.
L’escalation dei prezzi aggrava le condizioni di minore competitività delle imprese italiane. Come evidenziato da una nostra recente analisi, il costo per l’energia elettrica per le micro e piccole imprese (MPI) italiane che consumano fino a 20 MWh è il più il elevato in Ue, con un divario del 18,1% rispetto ai prezzi medi europei. Sui costi delle imprese grava una più alta tassazione dell’energia, che in Italia è pari al 2,7% del PIL, 0,9 punti superiore all’1,8% della media Ue. Sul gap di prezzo dell’energia elettrica influiscono gli oneri fiscali e parafiscali che, per imprese con consumi fino a 20 MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona. I 12,1 miliardi di euro di oneri generali rilevati nell’Ultima relazione dell’Arera pesano lo 0,7% del PIL. L’intervento di sterilizzazione in cantiere dovrà tenere conto dello squilibrio del prelievo per oneri generali sull’energia elettrica: i clienti non domestici di bassa tensione, a cui si riferisce il 24,5% dell’energia prelevata, pagano il 33,2% degli oneri generali, risultando il segmento maggiormente penalizzato.
Alta pressione dei prezzi commodities non energetiche – In parallelo ai maggiori costi dell’energia, le imprese della manifattura e delle costruzioni stanno subendo l’aumento dei costi delle materie prime: a luglio 2021 i prezzi delle commodities non energetiche salgono del 24,9%, mettendo sotto pressione una quota sempre più ampia imprese manifatturiere e delle costruzioni. Le attese sui prezzi delle imprese manifatturiere nell’estate 2021 sono su livelli mai raggiunti dal 1995 e per le imprese delle costruzioni registrano il valore più elevato da settembre 2004.
MPI e artigianato nei settori più esposti al caro-commodity – Nella manifattura le tensioni più accentuate rilevate dell’indagine mensile dell’Istat si registrano per i mobili (saldo attese a +53,9 a fronte di un +31,5 della media della manifattura), legno (+53,1), raffinazione del petrolio (+48,3), prodotti in metallo (+44,1), gomma e materie plastiche (+42,5) tessili e carta (40,7). Saldo elevato anche per altri settori della metalmeccanica quali macchinari (+39,8), autoveicoli (+39,2), metallurgia (+37,5) e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro cemento, ceramica, ecc.). In questi undici settori manifatturieri si concentra il 55% degli addetti manifatturieri e il 66% degli acquisti di prodotti energetici.
Nel complesso di manifattura ed edilizia sono esposte allo shock dei prezzi 653 mila micro e piccole imprese con 2 milioni e 182 mila addetti; di queste sono 442 mila le imprese artigiane con 1 milione e 100 mila addetti.
Il focus dell’Ufficio Studi Confartigianato sul caro-commodity in QE-Quotidiano Energia.
Prezzo d’acquisto. PUN Energia elettrica e prezzi del gas-mercato giorno prima
€/MWh, 2021, media mensile, settembre media 1-20 settembre – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Gme
Attese sui prezzi delle imprese manifatturiere
Gennaio 1986-agosto 2021, dati grezzi, saldo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Attese su prezzi di vendita per le imprese manifatturiere per settore
Agosto 2021 (decrescente). Saldo tra % risposte “aumento” e quelle “diminuzione” – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
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