13 Maggio 2021, h. 15:40
STUDI – L’escalation dei prezzi delle materie prime, una gelata di primavera sulla ripresa 2021 nel report di Confartigianato
L’analisi dei dati dell’ultimo Bollettino economico della Bce conferma l’escalation dei prezzi delle materie prime: ad aprile 2021 quelle non energetiche, valutate in euro, registrano prezzi in salita del 33,4% rispetto ad un anno prima (era +24% a marzo) e quelle non alimentari arrivano a crescere del 51,4%. Il confronto su base annua risente del crollo dei prezzi durante il lockdown di primavera del 2020, ma l’aumento rimane elevato, attorno al +37% per le commodities non alimentari, anche se confrontato i livelli di sei mesi pria (ottobre 2020) o con quelli pre Covid di febbraio 2020.
L’allarme delle imprese per la bolla dei prezzi delle commodities è stato espresso nelle scorse settimane in una intervista su ‘Il Sole 24 Ore’ del Presidente Marco Granelli e in una lettera inviata da Confartigianato Meccanica al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgietti.
Le ultime tendenze dei segnali di prezzo delle commodities sono contenute nel report pubblicato oggi dall’Ufficio Studi di Confartigianato, nel quale si esamina l’estensione delle aspettative rialziste nella manifattura e nelle costruzioni, le concause e le conseguenze della bolla, una gelata di primavera sulla fragile ripresa dell’economia italiana che coinvolge una ampia platea di MPI.
La spinta dei costi e le MPI nei settori sotto stress – Con una analisi controfattuale contenuta nel report si stima il valore economico di uno shock da costi che interessa 621 mila micro e piccole imprese (MPI) con 1 milione 893 mila addetti operanti nei settori sotto stress per gli aumenti dei prezzi delle materie prime: le costruzioni e i settori manifatturieri della metallurgia, legno gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche. All’interno di questo perimetro si riscontra una elevata presenza dell’artigianato, con 435 mila imprese artigiane che danno lavoro a 1 milione 47 mila addetti, pari al 38,8% dell’occupazione e al 55,3% degli addetti delle MPI.
Nonostante le analisi della Bce evidenzino la natura temporanea degli effetti sull’inflazione, si moltiplicano i segnali su scala globale di surriscaldamento dei prezzi: ad aprile 2021 i prezzi alla produzione in Cina salgono del 6,8% (+4,4% a marzo), negli Usa il tasso di inflazione balza al +4,2% (+2,6% a marzo), in Germania supera il limite del 2% (+2,1%, era +2 a marzo).
L’analisi nell’Elaborazione Flash ‘Escalation dei prezzi delle materie prime, la gelata della primavera 2021 sulla ripresa’, e nell’Appendice statistica, predisposta in collaborazione con Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, i dati sulle MPI e le imprese artigiane nei settori sotto pressione per regione e provincia. Clicca qui per scaricarla. Alcune anticipazioni dello studio di Confartigianato questa settimana su QE-Quotidiano Energia.
Trend prezzi commodities alimentari, non alimentari e non energetiche negli ultimi due anni
maggio 2019-aprile 2021. Variazioni percentuale tendenziale, prezzi ponderati in base all’utilizzo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Bce
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