7 Settembre 2020, h. 17:12

STUDI – In sei mesi del 2020 perso mezzo miliardo di euro al giorno di PIL, ma in estate segnali positivi da 12 indicatori

I conti nazionali pubblicati la scorsa settimana dall’Istat forniscono un pesante bilancio dei primi sei mesi del 2020, quattro dei quali segnati dall’emergenza sanitaria. Nei primi sei mesi dell’anno il PIL si è ridotto dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, una perdita di 94,1 miliardi di euro, pari a 520 milioni in meno al giorno. Il relazione al valore aggiunto settoriale la manifattura registra il più ampio calo, con il valore aggiunto sceso del 18,8% rispetto ad un anno prima. Pesante calo anche per le costruzioni (-16,3%) mentre è risultata meno ampia la flessione per i servizi (-9,8%). Sul lato delle componenti della domanda, a fronte di un calo dell’11,9% della spesa delle famiglie, cedono del 14,7% gli investimenti e crollano del 20,4% le esportazioni. Sul mercato del lavoro – come evidenziato in una nostra recente analisi – tra febbraio a luglio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di 471 mila unità, pari al 2% in meno. Come per precedenti recessioni, la crisi in atto sta colpendo più duramente i giovani, con gli occupati fino a 35 anni che risultano in calo del 7,3%, pari ad una diminuzione di 375 mila unità. La finanza pubblica è sottoposta ad un elevato stress, a seguito della successione di interventi espansivi anticiclici che ammontano a circa 100 miliardi di euro e che attenueranno la recessione del 2020 per 2,5 punti di PIL.

Per il terzo trimestre del 2020 è atteso un rimbalzo del ciclo economico, di intensità ancora incerta. Dall’esame delle ultime rilevazioni disponibili, si registrano segnali positivi da dodici indicatori congiunturali. La produzione, il fatturato e gli ordinativi nella manifattura, le vendite al dettaglio, le importazioni e le esportazioni risultano in aumento sia a maggio che a giugno. La produzione delle costruzioni è in positivo nell’ultima rilevazione di maggio. Ad agosto torna in territorio positivo il clima di fiducia dei consumatori, mentre il sentiment delle imprese è in marcato recupero tra giugno e agosto.

Al contrario, si registrano ampie riduzioni per gli indicatori rilevati su base trimestrale relativi a PIL e fatturato dei servizi. Dall’indagine sulla fiducia delle imprese emerge un un miglioramento delle attese sul fatturato export. Nonostante la ripresa in atto, i valori delle ultime rilevazioni sono generalmente al di sotto dei livelli precrisi di febbraio, ad eccezione dell’indicatore delle vendite al dettaglio che a giugno ha pressoché interamente recuperato il livello di febbraio; attendiamo domani i dati di luglio per avere una conferma di questo rimbalzo. Si auspica che l’intera economia, sostenuta da politiche anticicliche finanziate con i fondi europei di Next generation UE – meglio se focalizzate sugli investimenti –  trovi la forza per rilanciarsi, evitando che la ripresa estiva sia un dead cat bounce (rimbalzo del gatto morto), come già registrato in Italia in precedenti cicli recessivi e documentato in ‘Nulla è come prima. Le piccole imprese nel decennio della grande trasformazione’ di Giulio Sapelli ed Enrico Quintavalle (pagg. 113-126).

Segnali positivi sul fronte della finanza di impresa, anche grazie alle garanzie pubbliche sul credito: a giugno i prestiti alle imprese registrano un aumento tendenziale del 3,7%, in accentuazione rispetto al +1,9% nel mese precedente. Persiste una forte incertezza sul mercato del lavoro, i cui andamenti vanno letti alla luce dell’ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali e del divieto di licenziamento, prorogati dal Decreto legge Agosto. Mentre a luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione torna a crescere, le assunzioni previste dalle imprese nel mese di settembre cedono del 28,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, in peggioramento rispetto al -17,7% rilevato ad agosto. Il calo di assunzioni previste per le medie e grandi imprese (-33,3%) è di quasi otto punti più ampio rispetto a quello registrato dalle micro e piccole (-25,5%).

Il focus sul settore energetico oggi in ‘Imprese ed energia’ su QE-Quotidiano Energia

 

 

Il bilancio dei primi sei mesi del 2020 per l’economia: settori e componenti domanda

I e II trim. 2020 – var. % tendenziali cumulati, dati destag. e corretti per calendarioElaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

 

Cruscotto di indicatori congiunturali

febbraio-agosto 2020, variazioni % congiunturali salvo diversa indicazione, indici fiducia non rilevati ad aprile – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Banca d’Italia

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