8 Giugno 2020, h. 18:00
STUDI – Distanziamento in bus e tram: +20% traffico in grandi città. L’alternativa green della bicicletta: i numeri di ‘Artibici’
La crisi Covid-19 ha generato modifiche straordinarie sul sistema della mobilità di persone e merci. I provvedimenti adottati per contenere l’epidemia hanno sospeso l’attività delle imprese nei settori non essenziali e ha confinato a casa milioni di studenti e lavoratori. Attorno alla metà di aprile si è registrato il più ampio calo tendenziale del traffico (-79,7%) sulla rete di Autostrade per l’Italia. Sul calo del traffico incide la presenza di 1 milione 828 mila lavoratori in smart working che, in rapporto ai lavoratori dipendenti con qualifica di impiegati, quadri e dirigenti, pesa per il 19,6% del totale.
La ripresa e la prospettiva di un ritorno alla normalità, potranno determinare significative modifiche nel sistema di mobilità urbana, soprattutto nei grandi centri. Secondo gli ultimi dati disponibili al 2019, precedenti al Covid-19, dei 3 milioni 403 mila occupati che si spostano per lavoro nei 12 comuni centro dell’area metropolitana – si tratta di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari, comuni in cui si concentra il 15,2% dell’occupazione dell’intero Paese – il 46,6% usa l’auto privata per andare al lavoro mentre il 26,3% usa i mezzi pubblici; nel dettaglio il 18,6% usa il tram o il bus e l’11,9% usa la metropolitana. Le politiche di distanziamento in essere per contenere il contagio da coronavirus riducono la capacità di carico dei mezzi pubblici: nell’ipotesi che si riducano del 50% gli occupati che vanno al lavoro in bus e tram, utilizzando in alternativa un’auto privata, si osserverebbe un aumento del 20% del traffico legato agli spostamenti in auto dei lavoratori. Va poi ricordato che nei dodici comuni in esame vi sono 419 mila studenti che utilizzano il bus o tram per andare a scuola o all’università; un maggiore utilizzo dei mezzi privati nei loro spostamenti porterebbe ad un ulteriore intensificazione del traffico. All’incremento del traffico urbano conseguirebbe un drastico peggioramento della qualità dell’aria, dopo la riduzione di 11,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti delle emissioni di gas climalteranti stimate dall’Istat come riconducibili al lockdown, pari ad una riduzione del 2,6% rispetto allo scenario base, calo che arriva al 4% per i precursori dell’ozono troposferico (tra cui il benzene è il più pericoloso perché cancerogeno).
L’alternativa green della bicicletta – Una modalità per attenuare l’impatto sul traffico generato dalle auto private è lo spostamento con la bicicletta, il cui acquisto viene incentivato per i residenti nelle città metropolitane, città capoluogo e comuni con più di 50.000 abitanti dal recente Decreto legge ‘Rilancio’. Sul bonus biciclette è disponibile on line un focus di Confartigianato.
I numeri della filiera della bicicletta nel Rapporto ‘Artibici’ – A far fronte alla domanda incentivata in Italia si rileva l’offerta di 2 mila imprese artigiane specializzate nella filiera della bicicletta, come evidenziato nell’ultimo Rapporto ‘Artibici’ di Confartigianato. Clicca qui per scaricarlo. Nel Rapporto viene proposta una analisi a trecentosessanta gradi sul sistema di offerta e quello di domanda legato alla bicicletta. Sul lato dell’offerta viene proposta una analisi su imprese artigiane e totali della filiera – produzione, riparazione e noleggio –, demografia imprenditoriale, occupazione, specializzazione dell’artigianato, fatturato, andamento della produzione ed esportazioni di bici, componentistica e e-bike. Sul lato della domanda viene esaminato l’utilizzo della bicicletta per la mobilità quotidiana, la diffusione di piste ciclabili, ciclovie e del servizio di bike sharing, la presenza di tesserati alla FCI, la sicurezza stradale, con estese analisi territoriali e confronti internazionali.
L’uso della bicicletta nel 2019 – L’analisi degli ultimi dati dell’Istat evidenzia che in Italia nel 2019 sono 1.003.000 le persone che usano la bicicletta per andare al lavoro ed a scuola o in università: gli occupati sono 753 mila, di cui un quinto (21,6%) ha meno di 35 anni, pari a 163 mila giovani, e 250 mila sono i giovani studenti under 35. Nel dettaglio il 3,4% degli occupati pendolari usa la bici per andare al lavoro; la quota che sale al 3,8% nei comuni centro area metropolitana.
La propensione all’uso della bicicletta nel territorio – Si contano a 17 persone che usano la bicicletta ogni mille abitanti e sul territorio si osserva una più elevata propensione all’uso della bici per questi scopi nella Provincia Autonoma di Bolzano con 59 persone ogni 1.000 abitanti, Veneto con 43 persone ogni mille abitanti, Emilia-Romagna con 41 persone ogni mille abitanti, Friuli-Venezia Giulia con 32 persone ogni mille abitanti e Toscana con 27 persone ogni mille abitanti.
L’utilizzo della bicicletta per andare al lavoro ed a scuola è più diffuso nei comuni più grandi, con oltre 50 mila abitanti, dove la bicicletta viene scelta da 31 persone ogni mille abitanti; seguono i comuni tra 10 mila e 50 mila abitanti e quelli centrali dell’aree metropolitane, entrambi con 18 utilizzatori ogni mille abitanti.
L’analisi dell’Ufficio Studi sulle tendenze della mobilità urbana ‘Fase 2. Come cambia il traffico nelle grandi città’ su QE-Quotidiano Energia.
Persone che usano la bicicletta per andare a lavoro ed a scuola nelle regioni ogni 1.000 abitanti per regione
Anno 2019. Occupati 15 anni e oltre che escono per andare a lavoro e giovani fino a 34 anni che vanno a scuola o università in bicicletta – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati
NB: Dati provvisori in quanto non è ancora disponibile a livello regionale la popolazione residente del 2019. Non vengono calcolati i dati di Basilicata e Valle d’Aosta in quanto alcuni dati non raggiungono la metà del migliaio e si potrebbero quindi pervenire rapporti non corretti
Persone che usano la bicicletta per andare a lavoro ed a scuola nelle regioni ogni 1.000 abitanti per tipologia di comune
Anno 2019. Occupati 15 anni e oltre che escono per andare a lavoro e giovani fino a 34 anni che vanno a scuola o università in bicicletta – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati
NB: Dati provvisori in quanto non è ancora disponibile a livello regionale la popolazione residente del 2019. Non vengono calcolati i dati di Basilicata e Valle d’Aosta in quanto alcuni dati non raggiungono la metà del migliaio e si potrebbero quindi pervenire rapporti non corretti
Occupati per tipo di mezzo usato per andare al lavoro: Centro area metropolitana e totale Italia
Anno 2019, % sul totale occupati pendolari – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
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