6 Maggio 2020, h. 19:10
CHIETI – La Regione Abruzzo riapre tutte le imprese artigiane dal prossimo 18 maggio, benessere compreso
“La Regione Abruzzo anticipa al 18 maggio la riapertura di tutte le attività artigiane, a cominciare da centri estetici e acconciatori”, ha annunciato Daniele Giangiulli, Segretario di Confartigianato Chieti – L’Aquila. “È un segnale di attenzione importante che arriva dalla Regione a tutto il comparto dell’artigianato, per far ripartire l’economia e alimentare la speranza di tanti piccoli imprenditori che vogliono tornare presto a lavorare”, ha poi concluso Giangiulli. “Non possiamo che esprimere un plauso per questa decisione, il Governo regionale ha accolto le nostre sollecitazioni. Incomprensibile e inaccettabile, infatti, voler attendere fino al primo giugno – ha aggiunto il presidente di Confartigianato Acconciatori Chieti L’Aquila, Denis Iezzi – L’auspicio, ora, è che la riapertura anticipata scongiuri le ripercussioni sull’occupazione. Soltanto in Abruzzo operano 3.585 imprese artigiane e 6.575 addetti. Fino ad ora, tra Covid-19 e concorrenza sleale o abusivismo, nella nostra regione si sono registrati minori ricavi per 31 milioni di euro. Siamo a nove settimane di chiusura – ha continuato Iezzi commentando l’ordinanza con la data di riapertura delle attività – Era impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane. Le conseguenze sarebbero state catastrofiche: lavoro sommerso, chiusure di tante attività e crollo occupazionale”.
In linea con il protocollo di categoria definito a livello nazionale da Confartigianato Benessere, “avevamo già elaborato proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Le istituzioni devono insegnarci e aiutarci a convivere con il virus, non far morire un intero settore. La Regione Abruzzo, fortunatamente, lo ha compreso bene. Chiediamo che fino alla data di riapertura vengano garantiti i controlli per arginare il lavoro sommerso”, conclude Iezzi.
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