13 Marzo 2020, h. 14:23
STUDI – Emergenza coronavirus. Il peso delle MPI nella manifattura e nelle costruzioni
L’emergenza coronavirus colpisce l’attività delle micro e piccole imprese e degli imprenditori artigiani di tutti i settori: manifattura, servizi, costruzioni. Come sottolineato dal Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti nei confronti con il Governo e le forze politiche, è particolarmente elevato il ‘peso’ delle MPI italiane nella manifattura per quanto riguarda il numero di aziende, addetti, esportazioni. Nelle micro e piccole imprese italiane della manifattura lavorano 1.977.853 addetti, che rappresentano la maggioranza (54,0%) degli occupati del settore. Nel confronto internazionale l’Italia è il primo paese dell’Ue a 27 per occupati nelle micro e piccole imprese manifatturiere, superiore del 28% al milione e mezzo di addetti delle MPI manifatturiere della Germania, due volte e mezzo gli 800 mila addetti in Francia.
La produzione manifatturiera italiana vanta successi in tutto il mondo grazie alla sua elevata vocazione artigiana: nelle imprese artigiane della manifattura lavorano 935.038 addetti, un quarto (25,5%) degli occupati del settore e il 34,8% del totale degli addetti dell’artigianato.
Le MPI della manifattura sono protagoniste sui mercati esteri. Il peso dell’export diretto delle micro e piccole imprese italiane vale 3,5% punti di PIL, il doppio dell’1,7% della media Ue e superiore a quello dei maggiori competitor: per la Spagna le MPI esportano direttamente il 2,0% del PIL, la Germania lo 0,9% e la Francia lo 0,6%.
Oltre che con le esportazioni dirette, le micro e piccole imprese sono interessate dalla domanda internazionale come produttori in subfornitura nelle filiere nazionali: l’analisi delle evidenze dell’ultimo Censimento permanente delle imprese indica che il 38% delle micro e piccole imprese manifatturiere intrattiene relazioni di subfornitura.
Le esportazioni nei settori di micro e piccola impresa – dove le MPI addensano oltre il 60% dell’occupazione: alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, legno, mobili, prodotti in metallo, gioielleria e altre manifatture – nel 2019 raggiungono i 133,1 miliardi di euro, pari al 7,4% del PIL, e crescono del 3,5% rispetto al 2018, un ritmo doppio del +1,8% registrato dalle esportazioni negli altri settori.
Il peso delle MPI sale ulteriormente nelle costruzioni: nei settori dell’edilizia a installazione di impianti operano 499.495 micro e piccole imprese il 99,8% del totale del comparto, con 1.160.504 addetti pari all’88,6% del settore. Nelle 352.541 imprese artigiane delle Costruzioni lavorano 704.504 addetti, pari al 53,8% del totale. E’ anche grazie all’apporto di micro e piccole imprese che nel 2018 – come evidenziato in una nostra precedente analisi – che le costruzioni sono il settore più dinamico in termini di produttività del lavoro, segnando una crescita del +2,2%, in controtendenza rispetto alla flessione dello 0,3% del totale dell’economia.
L’analisi sulla manifattura nel report ‘Ingegno, valore d’impresa. Il caso della manifattura’. Il focus sulle Costruzioni nel report ‘Edilizia 2020’ predisposto per Assemblea Anaepa-Confartigianato Edilizia. Clicca qui per scaricarli
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