4 Novembre 2019, h. 14:17
CATEGORIE – Il bonus verde antidoto all’abusivismo ed efficace per tutela ambiente
“Se è vero che, come affermato dai rappresentanti del Governo, questa manovra economica è rivolta alle persone e a favore dell’ambiente, non abbiamo dubbi che l’eliminazione del bonus verde andrebbe nella direzione opposta”. È quanto dichiarato da Christian Mattioli, Presidente di Confartigianato Imprese del Verde, che rappresenta le imprese del settore cura e manutenzione del paesaggio e i florovivaisti.
Il comparto, per un totale di quasi 54mila aziende con 40.873 addetti di cui oltre 16mila artigiane con 18.208 addetti, vale circa 3 miliardi di Pil. Purtroppo nel settore vi è un’ampia quota di sommerso, cioè un mercato fatto da operatori che lavorano in nero, senza controlli sulla sicurezza, senza dipendenti in regola, senza formazione specifica e in spregio a qualsivoglia normativa fiscale.
“Come ampiamente segnalato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – prosegue Mattioli – per la nostra salute è necessario che nelle nostre città vi sia un verde sano e con alberi manutenuti affinché tale verde possa assolvere al fondamentale compito di filtrazione delle polveri sottili, produzione di ossigeno e raffrescamento delle città”.
Vale ricordare che grazie all’impegno di Confartigianato che ha posto in essere una forte azione istituzionale, con l’art. 12 della legge 154/2016 ‘Collegato agricoltura’ le aziende del settore si sono impegnate alla formazione obbligatoria per poter essere riconosciute come giardinieri professionisti.
“L’eliminazione del bonus verde – conclude Mattioli – significherebbe lasciare orfana la riforma del comparto facendo venir meno lo stimolo agli italiani a richiedere fattura sui lavori del verde. Si favorirebbe così l’abusivismo, interrompendo il percorso virtuoso di rinverdimento delle nostre città, con conseguenze gravi per la salute”.
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