28 Ottobre 2019, h. 16:30

STUDI – Rallentamento ciclo economico: manifattura artigianato a -1,4%, ristagnano export e consumi delle famiglie

L’economia italiana sta rallentando e il 2019 si chiuderà con una ‘crescita zero’ del PIL secondo le recenti previsioni dell’Ocse. La crisi della manifattura tedesca ha ripercussioni rilevanti per la nostro sistema economico, per il quale la Germania è il primo mercato di destinazione del made in Italy. Il rallentamento della domanda dei mercati emergenti e la guerra commerciale comprimono le esportazioni: i dati pubblicati venerdì scorso dall’Istat evidenziano nel trimestre luglio–settembre 2019 una stazionarietà (+0,1% rispetto al trimestre precedente) dell’export verso i mercati extra UE, trend che diventa negativo (-0,6%) al netto dell’energia.

Sul lato dell’offerta, nei primi otto mesi del 2019 la produzione manifatturiera in Italia scende dell’1,6%; il trend di riferimento per l’artigianato – sulla base della media ponderata con gli addetti per settore nelle imprese artigiane – segna una flessione della produzione dell’1,4%. L’analisi per settori evidenzia un andamento positivo per Bevande (+7,4%), Altre manifatture (+7,3%, trainato dalla forte crescita della gioielleria), Pelle (+5,3%), Altri mezzi trasporto (+4,2%), Elettricità e gas (+3,4%), Riparazione e installazione di macchinari e impianti (+2,8%) e Alimentare (+1,8%). All’opposto, si registrano cali marcati della produzione per i settori di Prodotti in metallo (-3,3%), Legno (-3,6%), Gomma e plastica (-3,7%); flessione più ampia per Tessile (-8,2%), Autoveicoli (-9,8%) e Abbigliamento (-11,5%).

Sul fronte della domanda interna, nel secondo trimestre 2019 salgono gli investimenti fissi lordi (0,4% sul trimestre precedente) mentre ristagna (0,0%) la spesa per consumi delle famiglie.

Nel mercato del lavoro si osserva un aumento tendenziale dello 0,4% degli occupati, valutati in media degli ultimi quattro trimestri, dinamica meno accentuata rispetto al +0,9% dell’Ue a 28 e al +1,1% dell’Eurozona.

Sul fronte delle politiche economiche la Bce ha rafforzato lo stimolo monetario, in risposta al basso tasso di inflazione: a settembre 2019 l’inflazione in Italia scende allo 0,3%, il valore più basso da novembre 2016, con un calo del 2,8% dei prezzi dei beni energetici.

Per quanto concerne la politica fiscale, come sottolineato nei giorni scorsi da Confartigianato, la manovra contenuta nella legge di bilancio ha un limitato effetto espansivo, insufficiente per bilanciare il rallentamento in corso e i rischi di una recessione. L’analisi della composizione della manovra evidenzia l’eccessiva concentrazione degli interventi per disattivare delle clausole di salvaguardia, le scarse risorse destinate nel 2020 agli investimenti, un aumento del prelievo fiscale per le piccole imprese e il contestuale incremento degli oneri burocratici, una timida azione di spending review per ridurre sprechi e aree di inefficienza nella Pubblica amministrazione e il conseguente sbilanciamento sul reperimento di risorse mediante maggiori entrate e un consistente ampliamento del deficit di bilancio.

 

 

 

Dinamica produzione nei primi 8 mesi 2019 nei principali settori artigianato

Primi 8 mesi anni 2010-2019, var. % tendenziale, dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

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