6 Maggio 2019, h. 12:49

STUDI – Made in Italy del vino a +3,3% nel 2018, meglio del 2,8% dei competitor francesi. Stati Uniti primo mercato con 23,6% dell’export. Sono 603 i vini con indicazione di origine. Maggiore propensione all’export per Veneto, Trentino-Alto Adige, Toscana e Piemonte

L’Italia è il secondo esportatore di Vini di uve nell’Unione europea dietro alla Francia con vendite all’estero che nel 2018 salgono a 6.205 milioni di euro e rappresentano oltre un terzo di punto di PIL (0,36%); il saldo commerciale dell’Italia è nettamente positivo e pari a 5.857 milioni di euro.

Nel confronto internazionale con gli altri maggiori competitor europei l’export di vino dell’Italia presenta un trend migliore rispetto a quello del Portogallo (+3,2%), della Francia (+2,8%), della Germania (+2,4%) e della Spagna (+2,1%).

I mercati – Gli Stati Uniti rappresentano quasi un quarto (23,6%) del vino made in Italy; seguono la Germania con il 16,7%, il Regno Unito con il 13,3%, la Svizzera con il 6,1%, il Canada con il 5,4% e la Francia con il 3,0%, la Svezia con il 2,9%, il Giappone con il 2,6%, i Paesi Bassi con il 2,4% e la Danimarca con il 2,2%. Tra i top ten (78,2% del vino made in Italy) i mercati più dinamici sono Francia con l’export che nel 2018 sale del 10,1% (mentre l’export francese verso l’Italia si ferma al +8,5%) Svezia con +7,5%, Paesi Bassi con +5,6%, Svizzera con +4,8%, Germania e Stati Uniti con +4,0%.

I vini DOP e IGP – Anche nel vino l’Italia conferma la leadership europea della qualità e presenta 603 vini con marchio di origine attribuito dall’Unione europea con caratteristiche che dipendono dall’origine geografica e la cui lavorazione avviene in un’area determinata. Nel dettaglio in Italia sono 474 vini a denominazione d’origine protetta (DOP, in cui confluiscono le denominazioni DOC e DOCG) davanti ai 380 DOP della Francia e ai 102 della Spagna; inoltre in Italia vi sono 129 vini a indicazione geografica protetta (IGP, che comprendono la denominazione IGT) davanti ai 116 della Grecia e ai 75 della Francia.

I territori del vino made in Italy – Il Veneto è la prima regione per propensione all’export di Vini di uve, con le esportazioni che valgono l’1,37% del PIL regionale, seguita dal Trentino-Alto Adige con l’1,28%, dalla Toscana con lo 0,86%, dal Piemonte con lo 0,77%, dall’Abruzzo con lo 0,56% e dal Friuli-Venezia Giulia con lo 0,31%.

Nel 2018 l’export di vino sale del 3,3%, in rallentamento rispetto al +6,7% del 2017; tra le cinque maggiori regioni le vendite all’estero registrano un aumento del 6,3% in Abruzzo, del 4,4% in Toscana, del 3,6% in Veneto e del 3,5% in Piemonte mentre ristagnano (+0,1%) in Trentino Alto Adige. Tra le regioni minori – come anticipato da una analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche – si rileva una maggiore dinamismo dell’export per la Liguria con il +13,1%, seguita dalla Valle d’Aosta con il +11,9%, dalle Marche con il +9,5% e dal +8,7% della Sicilia.

 

 

 

Dinamica dell’esportazione di Vini di uve per i principali paesi esportatori dell’UE

 2018. Variazione % su 2017. Nace2 11.02 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

Primi venti mercati delle esportazioni di Vini di uve

2018. % Export verso Mondo – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

Propensione all’esportazione di Vini di uve per regione

Rapporto % tra export 2018 e PIL 2017. Ateco 2007: Classe 11.02 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Dinamica delle esportazioni di Vini di uve per regione

2018. Variazione % su 2017. Ateco 2007: Classe 11.02 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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