18 Maggio 2019, h. 14:12
BERGAMO – Di padre in figlio: la staffetta in azienda secondo Gianmarco Tognazzi
Trasmettere competenze, passione e capacità imprenditoriale. Quello del passaggio generazionale è da tempo uno dei problemi che affligge anche le imprese artigiane. Occasione per parlarne con un testimonial d’eccezione è stato l’evento promosso il 16 maggio da Confartigianato Bergamo nella sede dell’Università in Sant’Agostino. «Negli ultimi due anni – ha sottolineato il presidente di Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini – dal 10 al 15% delle nostre imprese ha chiuso l’attività proprio per difficoltà legate a questo passaggio. L’azienda è una realtà complessa e l’imprenditore è una persona che porta con sé tutti i risvolti umani che caratterizzano ciascuno di noi. Vivere al tempo stesso il ruolo di padre e di imprenditore, così come quello di figlio e di colui che dovrà prendere le redini dell’azienda è spesso difficile e faticoso». A parlarne è stato chiamato un «figlio d’arte», Gian Marco Tognazzi, attore ma anche imprenditore, figlio del grande attore Ugo Tognazzi. «In un momento in cui c’è una grande confusione parlare di cosa significa tramandare un’arte, una conoscenza, è molto bello – ha esordito Gian Marco Tognazzi -. Detto questo, Ugo (Gian Marco chiama sempre così suo padre, ndr) a me e ai miei fratelli non ha mai imposto nulla, ci ha lasciato sempre la libertà di scelta e così ha dato un valore enorme alla nostra intelligenza. L’unica cosa importante, ci diceva, è fare quello che ci piace, e farlo con passione». Parlando di Tognazzi, Gian Marco ha ricordato la sua cucina, le cene organizzate per gli amici, la sua generosità, ma anche il suo «ugocentrismo». «Non conosco la ricetta esatta per dire come affrontare la trasmissione di un’arte tra padre e figlio – ha sottolineato Gian Marco – posso solo dire che Ugo non mi ha mai imposto nulla, mi ha fatto semplicemente vivere le glorie e gli insuccessi del suo mestiere. Così ho imparato ad amarlo». L’evento, condotto da Teo Mangione, direttore artistico di Radio Alta, è stato organizzato nell’ambito di «Incontri di frontiera», dialoghi e conversazioni aperte, previsti da AccademiArt (la scuola manageriale per imprenditori artigiani e dirigenti), il percorso formativo realizzato da Confartigianato Imprese Bergamo insieme alla Sda School of Management dell’Università di Bergamo e coordinato dal professor Matteo Kalchschmidt, prorettore dell’ateneo bergamasco.
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