GIOVANI IMPRENDITORI – Il Presidente Damiano Pietri al Festival dell’Economia Civile

Il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, Damiano Pietri, è intervenuto al primo Festival Nazionale dell’Economia Civile svoltosi dal 29 al 31 marzo a Firenze e dedicato ad approfondire i temi dell’economia civile, che mette al centro l’uomo, il bene comune, la sostenibilità e l’inclusione sociale, che considera il profitto come mezzo e non come fine, che vuole offrire soluzioni concrete al problema occupazionale.

Al Festival hanno partecipato oltre 80 testimoni e relatori nazionali ed internazionali, in 15 panel di confronto nei quali si è discusso di economia, ma anche di innovazione, lavoro, sviluppo sostenibile e con approfondimenti specifici sui temi propri della mutualità bancaria e del localismo e 2 sessioni interattive dedicate a start-up, giovani innovatori e imprese.

Il Presidente Pietri ha portato la sua testimonianza sul tema “La ‘ragione sociale’ dell’impresa” sottolineando “l’impegno dei piccoli imprenditori e dei giovani imprenditori per affrontare le nuove sfide dell’economia globalizzata, dell’innovazione, della sostenibilità ambientale. Un impegno non facile – ha detto Pietri – perché nel nostro Paese sono ancora molti gli ostacoli burocratici che frenano l’iniziativa imprenditoriale. Ma siamo convinti che le aziende abbiano la responsabilità sociale di contribuire a costruire un modello di sviluppo economico sostenibile. Per questo, come Confartigianato, siamo impegnati a promuovere e sostenere nuovi modi di produrre e lavorare con iniziative che vedono gli artigiani e le piccole imprese protagonisti nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana. La responsabilità sociale caratterizza le nostre attività per raggiungere molti obiettivi di Agenda 2030: tra questi, promuovere innovazione e aiutare le imprese sostenibili, migliorare la salute e il benessere delle persone, migliorare le nostre comunità, combattere la povertà e le disuguaglianze attraverso iniziative di cooperazione internazionale che puntano sulla formazione professionale dei giovani e sul modello della micro e piccola impresa italiana”.

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