10 Aprile 2019, h. 15:29
AUTOTRASPORTO – Trasporto rifiuti: ultime novità dal Ministero dell’Ambiente
Lo scorso 9 Aprile si è tenuto un incontro al MATTM per la “Digitalizzazione degli adempimenti relativi alle modalità di compilazione e tenuta del registro di carico e scarico e del formulario di trasporto dei rifiuti” – Nuovo Registro Telematico Rifiuti che sostituirà il SISTRI.
L’Albo Gestori Ambientali e il MATTM hanno anticipato che il DM sul nuovo registro telematico dei rifiuti potrà essere pronto tra 6-9 mesi. Una volta pubblicato il DM, la sua applicazione prevede tempi per la messa in esercizio del nuovo strumento Software di circa altri 6 mesi. Pertanto, la piena operatività del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti si potrà avere, presumibilmente, nell’autunno del 2020.
Il MATTM ha assicurato un’applicazione graduale del nuovo sistema mentre la base di partenza delle imprese coinvolte sarà di “dimensioni inferiori” rispetto al SISTRI (per Rifiuti Non Pericolosi e Rifiuti Pericolosi verrà utilizzato un criterio dimensionale per le imprese di cui ancora non si conoscono le caratteristiche) e sarà comunque possibile l’alternativa cartacea per alcune tipologie di imprese. Rispetto alla precedente versione del SISTRI, i vettori sono esclusi dalla tracciabilità tempo/spazio, mentre i produttori sono sempre responsabili del rifiuto fino al termine del suo trattamento definitivo/finale.
Viene confermato che le aziende potranno utilizzare i propri programmi di elaborazione. Si tratta di capire come sarà strutturata la piattaforma MATTM che riceverà i dati dal territorio nazionale. Confartigianato Trasporti ha ribadito l’impossibilità dell’invio immediato dei dati (Es. scheda SISTRI per il trasporto) specie per l’attività di autotrasporto rifiuti dato che la trasmissione in tempo reale per gli autotrasportatori è oggettivamente difficile da ottenere.
Nonostante le insistenti richieste del Presidente dell’Albo nazionale dei gestori ambientali, il Ministro dell’Ambiente non ha ancora firmato i Decreti di nomina delle Commissioni Regionali dell’Albo, in stand by già da un mese, ufficialmente a causa dei controlli sui casellari giudiziali dei componenti candidati. Alcune organizzazioni hanno manifestato l’intenzione di presentare ricorso alla Corte dei Conti per danno alla collettività e alle stesse imprese. In attesa della formazione delle nuove commissioni, infatti, tutte le richieste all’albo risultano bloccate dallo scorso 10 Marzo 2019.
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