10 Aprile 2019, h. 13:52
ATTUALITA’ – Confartigianato a confronto con il Segretario del Pd Zingaretti
Una delegazione di Confartigianato guidata dal Segretario Generale Cesare Fumagalli ha incontrato ieri a Roma il Segretario del Pd Nicola Zingaretti. Insieme a Confartigianato le altre Organizzazioni imprenditoriali ricevute nella sede del Partito Democratico e alle quali il vertice del Pd ha presentato il programma in elaborazione per le elezioni europee che, tra l’altro, contiene misure come l’indennità continentale di disoccupazione, investimenti straordinari, misure di contrasto del dumping fiscale (con aliquota minima al 18%), parità di salario uomini-donne.
Il Segretario Generale di Confartigianato Fumagalli ha indicato le priorità per le piccole imprese. A cominciare dalla tutela del made in Italy per una chiara e inequivocabile identificazione dell’origine e delle lavorazioni dei prodotti. “Con 319.000 imprese artigiane manifatturiere che danno lavoro a 972.000 addetti e producono l’eccellenza apprezzata nel mondo dove il valore delle nostre esportazioni è pari a 125 miliardi – ha detto Fumagalli – nessun Paese al mondo più dell’Italia ha il dovere di difendere e valorizzare l’identità dei propri prodotti”. Un altro tema sul quale Fumagalli ha richiamato l’attenzione dei dirigenti Pd riguarda l’attuazione dello Small Business Act in Italia e nell’Ue “con norme semplici, chiare, di diretta applicazione, proporzionali alla dimensione aziendale ed al settore di attività. Le piccole imprese (4.313.163 aziende) devono essere il riferimento per tutti i provvedimenti normativi, e poi semmai si faccia una deroga per le restanti 24.922 imprese. Finora è avvenuto il contrario”. Tra gli altri temi sottolineati dal Segretario Generale di Confartigianato la necessità di sostenere l’accesso al credito delle piccole imprese e l’importanza per gli artigiani e le piccole imprese di misure che consentano la ripresa rapida degli investimenti pubblici e privati, di provvedimenti capaci di mettere in circolo risorse, fermando la spesa corrente.
Tra gli argomenti affrontati al tavolo tra la dirigenza del Pd e i vertici delle Organizzazioni imprenditoriali il rischio di uscita dell’Italia dall’Europa. Ai rappresentanti delle sigle d’impresa Zingaretti ha sottolineato che l’esito del voto del 26 maggio non sarà indifferente rispetto all’Italexit. “La nostra è una chiara e netta scelta europeista – ha detto Zingaretti – non esiste alternativa”, pur volendo cambiare molto l’Unione.
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