7 Marzo 2019, h. 14:44
STUDI – Detrazioni edilizia hanno sostenuto investimenti per 28,6 miliardi di euro, con un effetto dell’occupazione di 238 mila unità, pari al 17% degli occupati del comparto. Effetto più intenso in Friuli-Venezia Giulia, Marche, Trento, Valle d’Aosta e Liguria
La conferma delle detrazioni per il sistema casa nella legge di bilancio 2019 rappresenta un intervento anticiclico essenziale per sostenere il settore che ha maggiormente subito gli effetti di due cicli recessivi negli ultimi dieci anni. L’ultima analisi dell’Ufficio Studi presentata all’Assemblea di Anaepa-Confartigianato Edilizia indica che nel 2018 le detrazioni per ristrutturazioni ed ecobonus hanno incentivato investimenti pari a 28,6 miliardi di euro. Tenuto conto di un fatturato per addetto medio nel settore delle costruzioni, i posti di lavoro diretti sostenuti nel 2018 dalle politiche di incentivazione sono 238 mila, pari al 16,8% dell’occupazione a fine 2017. Nonostante questo sostegno le imprese del settore – nella media dei primi tre trimestri – hanno registrato un calo di 22 mila occupati. Va ricordato che tra il 2008 e il 2018 il settore ha perso oltre mezzo milione di occupati (-527 mila).
In chiave territoriale gli investimenti incentivati – stimati sulla base degli importi delle detrazioni – in Lombardia richiedono il lavoro di 43 mila occupati delle imprese delle costruzioni (17,7% dell’occupazione del settore), in Piemonte di 26 mila (22%), in Veneto di 25 mila (18,8%), Emilia Romagna di 22 mila (22,1%) e in Toscana di 21 mila (22%).
In termini di incidenza sull’occupazione del settore gli effetti benefici più rilevanti si registrano in Friuli Venezia Giulia dove l’occupazione sostenuta dalle detrazioni è pari al 32,6% degli addetti del settore a fine 2017, seguito dalle Marche con 27,7%, Trento con 27,5%, Valle d’Aosta con 25,6% e Liguria con 24,9%. Il quadro completo degli effetti nell’Appendice statistica ‘Occupazione sostenuta dalle detrazioni “sistema casa’. Clicca qui per scaricarla.
La domanda privata sostenuta dagli incentivi fiscali ha consentito di attutire gli effetti della drammatica caduta degli investimenti pubblici in costruzioni crollati del 47,5% tra il 2009 e il 2017, con una perdita di 14,7 miliardi di euro. Nel periodo in esame la spesa pubblica finalizzata alle infrastrutture è caduta dal 2% allo 0,9% del PIL.
La crisi degli investimenti pubblici è stata al centro della manifestazione di Milano #QuelliDelSì dello scorso dicembre, in occasione del quale è stato predisposto il Rapporto “La caduta. Lo spread di investimenti pubblici e infrastrutture”. Per approfondire le tendenze del settore delle costruzioni è disponibili on line il report presentato all’Assemblea Anaepa-Confartigianato Edilizia “Edilizia: check point dicembre 2018”. Clicca qui per scaricarlo.
Investimenti in recupero edilizio e riqualificazione energetica incentivati con detrazioni fiscali
Anni 2011-2018 – Milioni di euro – tratteggiato: media 2011-2018= 25.303 milioni euro – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef
Investimenti pubblici in costruzioni
2000-2017 – % del PIL – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Incidenza occupati dirette delle costruzioni relativi agli investimenti sostenuti da detrazioni Irpef «sistema Casa»
2018 – % occupati sostenuti da investimenti incentivati su occupati del IV trimestre 2017 nelle Costruzioni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef e Istat
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