10 Gennaio 2019, h. 17:05
STUDI – Italia prima tra maggiori economie UE per piccole imprese esportatrici, con export diretto pari al 3,4% del PIL, doppio dell’1,7% della media UE. Produttività: +76% rispetto alle non esportatrici
Le infrastrutture sono asset fondamentali per garantire la competitività dell’economia italiana e in particolare del sistema delle piccole imprese. Le carenze infrastrutturali, le burocrazie e i ritardi che ne comprimono lo sviluppo, influenzano in modo diretto l’attività di oltre un milione di imprese della manifattura, delle costruzioni e dei servizi che danno lavoro a 3,6 milioni di addetti, come è stato messo in evidenza nella manifestazione “Quelli del sì” tenuta a Milano lo scorso 13 dicembre.
Per la competitività delle piccole imprese manifatturiere sono rilevanti anche le infrastrutture immateriali, come il sistema normativo sulla proprietà industriale, oggetto delle valutazioni di Confartigianato nell’audizione svolta ieri alla Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati.
Su questo fronte va osservato che l’Italia è leader in UE per export diretto delle Piccole imprese. Tra i maggiori paesi europei l’Italia è prima per l’incidenza sul PIL delle esportazioni dirette delle piccole imprese manifatturiere, pari al 3,4%, il doppio dell’1,7% della media UE. Dietro l’Italia, a distanza, troviamo la Spagna con l’1,9%, la Germania con l’1,0%, il Regno Unito con lo 0,7% e la Francia con lo 0,5%.
Le piccole imprese, inoltre, sono attive nelle catene del valore mediante i processi di subfornitura. Nei settori di Micro e piccola impresa – Alimentare, Moda, Gioielleria, Occhialeria, Legno, Mobili e Prodotti in metallo dove le MPI occupano più del 60% degli addetti del settore – l’export vale 124 miliardi di euro, il 7,2% del PIL, il massimo storico. L’Italia è il quinto esportatore tra i 28 Paesi dell’UE ma diventa il secondo esportatore europeo nei settori a maggior concentrazione di MPI con una quota del 13,1%, dietro solo al 18,8% della Germania. In questi settori nei primi 9 mesi del 2018 l’export sale del 2%, come illustrato in una nostra analisi pubblicata questa settimana.
L’orientamento sui mercati internazionali determina una maggiore efficienza delle imprese, con una più elevata produttività e maggiori retribuzioni. Combinando la disponibilità di nuovi dati Eurostat sulle imprese esportatrici e con i rapporti caratteristici sulla struttura imprenditoriale pubblicati dall’Istat, si stima che nelle piccole imprese manifatturiere che esportano la produttività è del 75,6% superiore a quelle delle non esportatrici e le retribuzioni per addetto sono un terzo (32,9%) più elevate.
Sono disponibili on line la presentazione dei dati di #QuelliDelSi e il report dell’Ufficio Studi “La caduta”. Clicca qui per scaricarlo.
Esportazioni manifatturiere delle MPI con meno di 50 addetti nei principali Paesi Ue
Anno 2016 – % del PIL – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Valore aggiunto per addetto delle piccole imprese manifatturiere esportatrici e non esportatrici di beni, per classe di addetti
Anno 2016 – migliaia di euro per addetto – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat e Istat
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