8 Novembre 2018, h. 16:45
VICENZA – La Space Apps Challenge atterra in Veneto, al via il contest per tecnologie e idee innovative da lanciare nel futuro
Quasi 200 giovani, tra makers, studenti e appassionati di tecnologia, per una battaglia lunga 48 ore. Sono questi i numeri della seconda edizione della Space Apps Challenge, il più grande evento internazionale dedicato alla creazione di applicazioni open source, organizzato da Confartigianato Vicenza, dal Consolato generale degli Stati Uniti di Milano e dal Comune di Vicenza.
Il 20 e 21 ottobre scorsi, la Basilica Palladiana ha ospitato la maratona tecnologica voluta dalla NASA, che ha trasformato Vicenza nella capitale internazionale della tecnologia digitale. “La possibilità che diamo ai ragazzi è quella di entrare in contatto con importanti realtà come la Nasa, l’Esa e il Mit di Boston. Le nostre imprese, allo stesso modo, possono entrare in un circuito internazionale con progetti che offrono possibilità mai viste per le piccole e medie imprese della nostra provincia”, ha sottolineato Cristian Veller, presidente di Confartigianato Vicenza ICT. Un’occasione perfetta per far incontrare la creatività digitale di tanti giovani e le opportunità della piccola impresa sul fronte dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo economico. Il tutto con la collaborazione della NASA, l’ente spaziale statunitense, e dell’ESA, quello europeo. “Il mandato dell’Esa è anche quello di aumentare la conoscenza di tecnologie, conoscenze scientifiche e digitali – ha spiegato Giorgio Magistrati dell’ESA, l’agenzia spaziale europea – Per noi è molto importante essere presenti a questo tipo di eventi, perché possiamo anche confrontarci con ragazzi e studenti di tutto il mondo per trovare soluzioni a problemi che abbiamo. Le idee e le intuizioni di questi giovani sono fondamentali per il nostro lavoro”.
Al termine della maratona lunga due giorni, il primo premio della Space Apps Challenge è andato ad un gruppo di ragazzi dell’ITIS Rossi e del Liceo Quadri di Vicenza, che hanno creato un software in grado di avvisare gli astronauti dell’arrivo di micro asteroidi. Il secondo è andato, invece, a due studenti dell’Università di Padova per l’invenzione di una speciale geolocalizzazione per robot che camminano su Marte e sulla Luna. Il terzo premio, infine, è andato alla squadra dei Licei Pigafetta e Quadri per un sistema che permette di quantificare immediatamente l’impatto ambientale delle proprie azioni. Gli studenti hanno vinto premi in denaro e la possibilità di un viaggio nella base americana della Nasa.
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