9 Ottobre 2018, h. 13:20

VENEZIA – La mostra Homo Faber ospita 17 maestri artigiani veneziani, il riconoscimento di Confartigianato

La mostra internazionale Homo Faber di Venezia ha chiuso i battenti dopo due settimane di esposizioni, dimostrazioni e focus di approfondimento sul mondo dell’artigianato di qualità. Un viaggio nel cuore della migliore produzione artigiana di tutta Europa, che ha convinto appassionati e addetti ai lavori, raccogliendo un enorme successo di pubblico. Nel corso di Homo Faber, e in occasione della Giunta esecutiva di Confartigianato organizzata per l’occasione allo squero di San Giorgio, Confartigianato Venezia ha premiato i 17 maestri artigiani della laguna invitati ad esporre alla mostra. Una vetrina importante per tutto l’artigianato veneziano, dal costumista Stefano Nicolao al maestro d’ascia Roberto Tramontin, dal vetraio Andrea Zilio a Lucia Costantini, artigiana del ricamo lagunare.
“Oggi siamo qui per due motivi – ha esordito Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato VeneziaIn primo luogo, per riconoscere l’importanza e il ruolo strategico di questa iniziativa. Da decenni, infatti, aspettavamo un evento come Homo Faber, una mostra prestigiosa, ben fatta e curata in ogni dettaglio, importante perché indica la direzione da prendere per il rilancio di Venezia e per la formazione professionale dei giovani italiani. Venezia è la città artigiana per eccellenza, tutto quello che vediamo intorno a noi è opera dell’ingegno e delle mani di tanti maestri artigiani, ma oggi che sta perdendo il nesso con la propria cultura e di conseguenza con l’artigianato locale. I motivi sono diversi – ha continuato De Checchi – tra questi c’è sicuramente un’invasione turistica che non guarda alla qualità ma a quantità e profitto. Il secondo motivo è quello di riconoscere questo ruolo agli artigiani che oggi premiamo, protagonisti della Venezia artigiana e ambasciatori di una gloriosa tradizione in questa splendida manifestazione”.
Da sempre, Confartigianato Venezia lotta per il rilancio dell’artigianato lagunare, in una città che anno dopo anno sta perdendo i propri tratti distintivi, schiacciati dall’abbandono delle produzioni di qualità per souvenir e gadget taroccati e dal turismo di massa, che ogni anno riversa più di 30 milioni di turisti per le calle. “Troppo spesso vediamo scomparire le imprese artigiane – ha sottolineato Salvatore Mazzocca, presidente di Confartigianato Venezia Area metropolitanaal posto degli artigiani ci sono bar e tutta una serie di attività non proprio veneziane. Noi vogliamo che Venezia torni a riappropriarsi della propria cultura, rilanciando le vere attività artigianali e quel secolare patrimonio di tecniche e tradizioni. Qui a Homo Faber abbiamo visto che a Venezia ci sono attività e maestri artigiani che possono rilanciare l’economia, e il fatto stesso che oggi siano qui i vertici nazionali di Confartigianato, dimostra che rilanciare l’artigianato veneziano è una volontà comune a tutti. Mi auguro che iniziative come queste possano rilanciare l’attenzione sull’identità di Venezia e possano dare coraggio a chi oggi rappresenta la realtà veneziana, economica e sociale”. Confartigianato Venezia, dunque, ha rilanciato lo stesso messaggio di Homo Faber: è l’eccellenza artigiana il vero patrimonio di Venezia e dell’Italia intera, baluardo contro la globalizzazione e la massificazione.

Questa la lista degli artigiani veneziani premiati con “Lo Squero“, una scultura realizzata del Maestro Gianni Arico:

Stefano Nicolao – costumi
Roberto Tramontin – gondole
Carlo Semenzato – Fonderia Valese
Andrea Zilio – vetro
Fornace Orsoni – vetro
Lucio Bubacco – vetro
Davide Salvadore – vetro
Cesare Toffolo – vetro
Simone Cenedese – vetro
Emanuele e Gianluca Bevilacqua – tessile
Lucia Costantini – ricamo
Sergio Boldrin – maschere
Gianpaolo Fallani – serigrafia
Bruno Barbon – intarsio
Martino Menegazzo – battiloro
Antonio Dei Rossi – murrina
Fratelli Barbini – specchi

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