23 Luglio 2018, h. 17:33
STUDI – Nel segmento del mercato elettrico di piccola impresa consumi per 78,3 TWh; nel libero il 53,5% dei punti di prelievo e il 79,6% dei volumi
L’analisi dei dati della Relazione annuale della Autorità ci consente di esaminare alcuni elementi strutturali del mercato dell’energia elettrica delle imprese. L’esame del bilancio dell’energia elettrica evidenzia che il volume dei consumi non domestico è di 198,7 TWh e rappresenta il 77,5% delle vendite finali, quota in aumento di 0,7 punti rispetto al 76,8% di cinque anni prima. Prevale il mercato libero, con l’89,5% delle vendite a fronte dell’8,3% della maggior tutela e del 2,2% della salvaguardia; in cinque anni la quota di vendite sul libero è salita di 3,5 punti percentuali a fonte del calo di 3,1 punti della maggior tutela e di 0,4 punti della salvaguardia.
Nel segmento di mercato di riferimento per le piccole imprese, comprendente le classi di consumo fino a 500 MWh, si addensa il 99,4% dei punti di prelievo e il 40,4% dei consumi non domestici, pari 78.321 GWh; in dettaglio nella tutela con potenza impegnata fino a 16,5 kW si trova il 43,2% dei punti di prelievo totali di libero e tutela del segmento e il 10,7% dei volumi; nella tutela con oltre 16,5 kW di potenza si trova il 3,2% dei punti di prelievo e il 9,6% dei volumi mentre nel mercato libero il 53,5% delle utenze determina il 79,6% dei consumi; quest’ultima quota è naturalmente correlata con il consumo dell’impresa e passa dal 53,3% per consumi fino a 5 MWh all’81,7% per consumi tra 50 e 100 MWh, per arrivare al massimo del 93,0% per consumi tra 100 e 500 MWh.
Nell’area di riferimento della piccola impresa il consumo medio in maggior tutela fino a 16,5 kW di potenza è di 2.700 kWh, sempre in tutela, ma sopra i 16,5 kW sale a 32.231 kWh ed infine nel mercato libero è di 16.160 kWh.
Per classi di consumo di osserva che fino a 5 MWh di consumi si addensa il 69,8% dei punti di prelievo del segmento di piccola impresa e l’8,6% dei consumi, tra 5 e 20 MWh il 18,5% dei consumatori determina il 17,2% dei volumi, tra 20 e 100 MWh il 9,8% dei consumatori determina il 37,2% dei volumi e infine tra 100 e 500 MWh il 2,0% dei consumatori determina il 37,0% dei volumi.
Affinando ulteriormente l’analisi per livello di tensione con i dati disponibili sull’energia distribuita e centrata sugli ‘Altri usi’ – il non domestico esclusi regimi speciali e illuminazione pubblica e punti di emergenza – si osserva che il volume di energia elettrica in bassa tensione rappresenta il 34,8% del totale, quello di media tensione il 47,6% mentre all’alta e altissima tensione si riferisce il restante 17,6%. Mediamente un’impresa in bassa tensione consuma 9.894 kWh, in media tensione 892.168 kWh mentre in alta e altissima tensione il consumo medio è di 25.574.236 kWh.
L’analisi oggi nella rubrica “Imprese ed energia” su QE – Quodidiano energia
Mercato non domestico energia elettrica nel 2017
TWh – vendite finali da bilancio energia elettrica – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Arera
Segmento mercato elettricità piccole imprese per classi di consumo
Anno 2017 – volumi in GWh, migliaia punti di prelievo e consumi medi in kWh ; non domestici maggior tutela e Altri usi per libero – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Arera
Segmento mercato elettricità piccole imprese; quota del mercato libero per classe di consumo
Anno 2017 – % su volume della classe – maggior tutela non domestici per libero: Altri usi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Arera
Volumi e punti di prelievo mercato libero e maggior tutela del segmento mercato elettricità piccole imprese
Anno 2017 – % su totale fino a 500 MWh – maggior tutela non domestici per libero: Altri usi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Arera
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