17 Luglio 2018, h. 15:21
MEZZOGIORNO – La marcia verso la Convention del Mezzogiorno continua, a Bari si è parlato di reti ed infrastrutture
Le infrastrutture materiali e immateriali come volano di crescita culturale, economica e imprenditoriale dei territori, è stato questo il tema centrale della seconda delle tre tappe di avvicinamento alla Convention del Mezzogiorno di Confartigianato, organizzata a Bari il 13 luglio scorso. Un momento di approfondimento sullo sviluppo delle infrastrutture fisiche, come strade, autostrade, porti e aeroporti, e su quelle immateriali, come le reti digitali.
La scelta di Bari come sede dell’evento non è stata casuale. Il capoluogo pugliese è una delle cinque città italiane che vanta il maggior numero di infrastrutture digitali e che, al tempo stesso, sta riscrivendo completamente la viabilità cittadina e i collegamenti intermodali. “Le infrastrutture di Bari sono in fortissima evoluzione – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso – Mi riferisco a tutte le tipologie di infrastrutture presenti sul territorio, quelle materiali e quelle immateriali. Bari sta vivendo una netta trasformazione dell’infrastruttura ferroviaria, con lo spostamento di binari in posizione più interna, e una trasformazione radicale della rete stradale, con la progettazione di un asse di penetrazione in città che permetterà il collegamento diretto con l’area portuale e con Taranto. Oltre a questi due interventi, stiamo trasformando arterie esistenti e progettando nuove arterie che verranno costruite nell’immediato futuro – ha aggiunto l’assessore Galasso – Per quanto riguarda le infrastrutture digitali, invece, la riqualificazione di via Sparano ci ha permesso di valorizzare il commercio locale con la realizzazione di una fibra ottica comunale, lunga circa un chilometro e mezzo, che permetterà di collegare le telecamere di videosorveglianza al server comunale e di realizzare un sistema che permetterà ai clienti e ai pedoni presenti in quell’area di connettersi gratuitamente al wi-fi pubblico e di ricevere degli spot tipici del marketing locale e di prossimità”. Un esempio di eccellenza in un Paese che continua a soffrire uno dei problemi storici italiani: la lentezza nella realizzazione delle infrastrutture di interesse pubblico. “Non si possono attendere mediamente 22 anni per realizzare un’opera”, ha denunciato Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità portuale dell’Adriatico meridionale, intervenendo al convegno “Reti e infrastrutture: l’anima e l’energia dei luoghi” di Bari. È questo, allora, il momento giusto per snellire costi e burocrazia degli appalti pubblici e per innovare la dotazione infrastrutturale del Paese. Anche e soprattutto per cittadini e imprenditori. “Oggi abbiamo presentato a Confartigianato il nostro progetto Smart Road, un programma di grande innovazione che renderà le strade dotate di intelligenza tecnologica nel sistema dei trasporti. Riteniamo che questo sia il momento di investire in Italia e Anas, come gestore stradale, sta affrontando per primo il tema della mobilità intelligente su tutto il territorio nazionale – ha spiegato Luigi Carrarini, Responsabile dell’Infrastruttura tecnologica e degli impianti di Anas – Riteniamo che ci sia uno spazio importante per innovare il Paese, che possa essere da traino per l’Italia e soprattutto per il mondo dell’artigianato. Il progetto Smart Road svilupperà innovazione a 360°, dall’installazione evoluta alla fornitura di prodotti per l’internet delle cose, passando per l’intelligenza distribuita sulle strade”.
Sviluppare infrastrutture digitali, innovare quelle esistenti e investire nella tecnologia è un passaggio fondamentale per tutto il tessuto imprenditoriale italiano, soprattutto nel Mezzogiorno, dove la distanza con il resto del Paese è ancora più netta. “Nel Mezzogiorno le infrastrutture sono state sempre al centro delle discussioni politiche. Stiamo lavorando affinché vengano realizzate le zone ZES – ha detto Francesco Sgherza, Presidente di Confartigianato Puglia – La nostra Regione ha bisogno che queste zone comincino a funzionare, lo hanno ribadito anche gli esperti intervenuti oggi. Sono iniziative che possono portare un vantaggio di sviluppo economico alle nostre imprese. Speriamo che la Regione Puglia, nel nostro caso, proceda subito alla realizzazione di queste zone e metta in funzione gli strumenti per farle funzionare e per azzerare la burocrazia dei lavori pubblici”.
La prossima tappa sarà quella di Napoli, in programma il 14 settembre, dove verrà presentato un decalogo sulla legalità e sul buon senso, come annunciato dal Vicepresidente di Confartigianato con delega al Mezzogiorno, Filippo Ribisi. La destinazione finale di questa marcia sarà la Convention del Mezzogiorno 2018, fissata il 4 e 5 ottobre a Palermo.
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