19 Marzo 2018, h. 16:35

EVENTI – In Confartigianato la ‘lezione’ del Professor Giulio Sapelli sul futuro dell’Italia

Il 14 marzo Confartigianato ha ospitato una lezione accademica per capire il futuro che attende l’Italia e l’Europa. Docente d’eccezione, il Professor Giulio Sapelli, docente universitario, storico ed economista di fama internazionale, al quale Confartigianato ha conferito il Premio Germozzi 2018 per la sua capacità di comprendere e valorizzare il ruolo dell’impresa  artigiana nello sviluppo economico e sociale.

Il Premio, istituito in memoria del Fondatore della Confederazione e realizzato quest’anno dal Maestro argentiere fiorentino Lorenzo Foglia, è stato consegnato al Professor Sapelli dal Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti e da Maria Pia Garavaglia, Presidente della Fondazione Manlio e Maria Letizia Germozzi.

“Il Professor Sapelli – ha sottolineato Maria Pia Garavaglia – è un amico di Confartigianato, degli artigiani, nel senso di lavoratori. Confartigianato e Fondazione Germozzi hanno visto in lui la personalità utile a divulgare e promuovere idee di un’economia che è la forza materiale di costruzione della società”.

Al centro della lectio magistralis tenuta dal Professor Sapelli dopo la consegna del Premio, il tema del debito pubblico, e di come utilizzare le risorse dello Stato per rimettere in moto lo sviluppo. E non poteva mancare un richiamo all’attuale complessa situazione politica italiana. Al futuro Governo il Professor Sapelli ha rivolto indicazioni molto chiare. A cominciare dai rapporti con l’Europa. “Devono rinegoziare i trattati, e la prima cosa da fare consiste nell’eliminare il fiscal compact. E poi – ha aggiunto il Professor Sapelli  – bisogna abbassare drasticamente le tasse sulle attività produttive, sulle imprese, e favorire l’occupazione. Ho sempre sostenuto che la piccola impresa deve avere un regime di tassazione specifico. Oltre ad alleggerire il carico fiscale serve contemporaneamente la sburocratizzazione. Credo che queste cose vadano fatte subito. Chiunque vada al governo, soprattutto quelle forze arrivate con prorompente forza polemica, dovrebbero fare queste cose. E se le faranno avranno il plauso di tutti”. 

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