9 Gennaio 2018, h. 17:21
STUDI – Nel 2017 import di petrolio risale all’1,3% del PIL. Sale del 5,9% l’export di MPI nei paesi dove sale peso nelle forniture petrolifere all’Italia: crescita a doppia cifra per Iran (+15,9%) e Russia (10,7%)
Le tensioni registrate in Iran nelle ultime settimane, con manifestazioni di protesta che interessano le principali città del Paese, ripongono all’attenzione il complesso quadro geopolitico legato agli approvvigionamenti petroliferi. Negli ultimi dodici mesi l’Italia importa petrolio greggio per 21.662 milioni di euro, in crescitarispetto al minimo di 17.071 milioni del 2016 e riallineandosi ai valori del 2015 (21.447 milioni). L’import di petrolio rappresenta l’1,3% del PIL e da inizio secolo tale indicatore ha oscillato tra il massimo di 2,7% nel 2012 al minimo dell’1,0% del 2016.
I primi dieci paesi fornitori dell’Italia di petrolio greggio – che rappresentano l’85,2% dell’import totale – sono Azerbaijan con il 18,6%, Russia con l’11,9%, Iraq con l’11,5%, Repubblica islamica dell’Iran con l’11,0%, Arabia Saudita con il 9,6%, Libia con il 7,8%, Kuwait con il 5,8%, Kazakhstan con il 4,3%, Nigeria con il 2,6% e Stati Uniti con il 2,2%. Nel 2017 la Repubblica islamica dell’Iran è divenuta il quarto fornitore di petrolio dell’Italia – con una quota di poco distante a quelle di Iraq e Russia – registrando la maggiore crescita della quota di import (+6,9 punti rispetto al 4,1% del 2016), davanti a Libia (+2,6 punti), Azerbaijan (+2,3 punti) Russia, Kuwait e Stati Uniti (tutti e tre con un aumento di 0,9 punti); è grazie a questo aumento della quota che gli Usa entrano nella top ten dei Paesi fornitori di petrolio – erano al 18° posto nel 2016 – sostituendo l’Egitto che nel 2016 era il nostro decimo Paese fornitore. All’opposto il calo più ampio della quota di import di petrolio lo registriamo per l’Iraq – che nel 2016 era diventato il primo fornitore di petrolio greggio dell’Italia – con una quota che si riduce di 5,7 punti; in calo la quota anche per Kazakhstan (-2,8 punti), Angola e Turkmenistan (-1,2 punti), Gabon (-0,9 punti), Regno Unito e Congo (-0,8 punti).
Le vendite all’estero di petrolio greggio determinano nei paesi esportatori reddito e domanda aggregata che in parte viene soddisfatta da beni importati, tra cui anche prodotti del made in Italy. E a tal proposito la domanda dei Paesi da cui importiamo petrolio viene intercettata anche dalle micro e piccole imprese (MPI) italiane?
Per dare una risposta abbiamo focalizzato l’attenzione sull’export nei settori dove l’occupazione nelle MPI supera il 60% del totale del comparto – si tratta di alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, legno, mobili, prodotti in metallo, gioielleria e altre manifatture – e abbiamo suddiviso i venti principali Paesi fornitori di petrolio in due gruppi a seconda dell’andamento della quota di import tra 2016 e 2017.
L’analisi dei dati evidenzia che nei paesi fornitori di petrolio dove la quota di import aumenta l’export di MPI sale del 5,9%, ritmo più accentuato rispetto ai Paesi non fornitori di petrolio (+5,5%). Nel dettaglio sul mercato dell’Iran l’export di MPI sale del 15,9%, in Russia del 10,7%, in Canada del 7,1%, negli Usa del 6,0%, in Kuwait del 2,6%; in questo gruppo di Paesi si registrano aumenti più contenuti per Azerbaijan (1,0%) e Algeria (0,6%), mentre le esportazioni scendono in Arabia Saudita (-3,7%) e Libia (-14,7%).
Ristagnano, invece, le vendite del made in Italy (+0,4%) nei Paesi dove scende la relativa quota di import di petrolio greggio. Tra i maggiori paesi fornitori di questo gruppo si osserva una significativa riduzione del made in Italy di MPI in Nigeria (-14,2%) e Iraq (-5,6%); in leggero calo le vendite in Egitto (-0,6%) mentre è in controtendenza il mercato del Kazakhastan che segna un aumento del 14,7% dell’export di MPI.
L’analisi sull’import di petrolio greggio è analizzato dall’Ufficio Studi nella rubrica settimanale su QE-Quotidiano energia.
I primi 20 Paesi fornitori di petrolio greggio nel 2017
Import in milioni di euro – 2017: ottobre 2016-settembre 2017 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Trend made in Italy nei primi 20 Paesi fornitori di petrolio greggio
I-III trimestre 2017 – var. % tendenziale – 2 gruppi con quota import in aumento/diminuzione tra 2016 e 2017 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Import petrolio greggio 2000-2017
% PIL – per import 2017 ultimi dodici mesi: ottobre 2017-settembre 2017 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat e Commissione europea
Notizie correlate:
Nessun articolo correlato.