17 Ottobre 2017, h. 14:22
STUDI – Su spread prezzo energia elettrica squilibrio oneri: piccole imprese con 34% dei consumi ma pagano il 46% degli oneri generali
Sul fronte dei prezzi dell’energia elettrica persiste il divario tra consumatori italiani e quelli europei, più accentuato per le piccole imprese. Sulla base deidati della Relazione annuale dell’Autorità pubblicata all’inizio del mese il profilo della famiglia tipo identificato dall’Autorità – 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW – regista in Italia un prezzo al lordo delle imposte di 23,77 centesimi di euro/kWh, superiore dell’8,3% ai 21,94 centesimi di euro/kWh pagati in Euro zona; nella media del secondo semestre 2016 il divario per le famiglie italiane è al 6,2%.
Come segnalato da nostre analisi basate sull’Indice Confartigianato del costo dell’energia elettrica sulle MPI è ben più ampio il divario di competitività dei prezzi elettrici per le micro e piccole imprese che sale al 29,0% superiore rispetto a quello di un competitor europeo di analogo profilo; il gap è in aumento dopo aver toccato nel semestre precedente il valore minimo (22,3%) dal 2012, inizio delle osservazioni dell’Indice. Nella media del 2016 il divario si è colloca al 25,6%. Il divario di prezzo è influenzato dall’elevata tassazione e dallo sbilanciamento del prelievo degli oneri a sfavore delle imprese di minore dimensione. Sulla base della distribuzione degli oneri proposta nella Relazione della Autorità si calcola che i clienti non domestici in bassa tensione prelevano il 34,3% dell’energia dell’utenza totale non domestica (al netto dell’illuminazione pubblica) ma pagano il 45,9% degli oneri generali di sistema; all’opposto i clienti non domestici in alta e altissima tensione prelevano il 18,5% dell’energia e pagano il 9,7% degli oneri. In media il prelievo degli oneri generali per kWh per una piccola impresa è 2,5 volte quello di un consumatore industriale in alta tensione e del 46,4% superiore a quello del cliente domestico medio.
L’analisi in ‘Imprese ed energia’ su QE – Quotidiano energia.
Prelievi energia elettrica e oneri per tipologia utenza non domestica
Anno 2016 – TWh e milioni di euro; Oneri: A1, A3, A4, A5, As, Ae, UC4, UC7 e MCT – esclusa illuminazione pubblica – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Aeegsi
Costo per kilowattora da Indice Confartigianato MPI tipo* e prezzi Eurostat
II sem. 2014-II sem. 2016 – centesimi euro/kWh al netto IVA; classe IB (20-500 MWh) al netto di Iva e altre imposte recuperabili – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Aeegsi e Istat
* Potenza impegnata 45 kW e cons. 60 MWh/anno e Distribuzione consumo energia elettrica per fascia oraria: F1 60,6%, F2 20,5% e F3 18,8%
Rapporto tra oneri e prelievo energia elettrica per tipologia di consumatore
Anno 2016 – Indice totale domestico e non domestico=100 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Aeegsi
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