31 Ottobre 2017, h. 11:57

AUTORIPARAZIONE – Arriva il primo rapporto sul mercato illegale degli pneumatici

Fare chiarezza sul mercato degli pneumatici per combattere i flussi irregolari che danneggiano gli imprenditori onesti. Questo è l’obiettivo di ‘Cambiopulito’, la piattaforma on line per raccogliere segnalazioni sugli illeciti che inquinano il settore. Lanciata 5 mesi fa da Confartigianato Autoriparazione, le altre Associazioni di categoria, insieme con Legambiente e i Consorzi di raccolta pneumatici usati, ‘Cambiopulito’ ha ricevuto finora 122 segnalazioni che rivelano pratiche illegali di evasione dell’IVA all’acquisto di pneumatici o mancato versamento del contributo ambientale per la gestione delle gomme usate.

Il rapporto sulle segnalazioni giunte a ‘Cambiopulito’ è stato presentato il 25 ottobre a Roma ad una conferenza stampa alla quale sono intervenuti tutti gli attori della filiera degli pneumatici.

Alessandro Angelone, Presidente di Confartigianato Autoriparazione, ha sottolineato l’importanza dell’impegno comune tra Associazioni di gommisti e autoriparatori, Consorzi di raccolta e Legambiente per far emergere e contrastare il mercato illegale degli pneumatici. Le imprese che operano correttamente sono infatti fortemente danneggiate da comportamenti illeciti e dalla concorrenza sleale del mercato irregolare e devono poter contare su un sistema efficiente di raccolta degli pneumatici, senza incorrere nuovamente nel rischio di blocco del ritiro. A questo proposito Confartigianato ha già messo in atto una procedura per garantire un meccanismo permanente di raccolta di PFU dedicato esclusivamente agli operatori che hanno acquistato gli pneumatici in modo regolare, sotto il profilo fiscale e del contributo ambientale. “Se ci sono pneumatici da raccogliere il cui contributo non è stato versatosottolinea il Presidente Angeloneabbiamo la conferma che c’è un flusso anomalo e le nostre imprese ne subiscono effetti molto negativi. È quindi doveroso da parte nostra dare agli imprenditori risposte concrete e individuare soluzioni per riportare tutto alla legalità. La sopravvivenza delle nostre imprese si basa soprattutto su un mercato leale, trasparente e con regole uguali per tutti. Per questo vogliamo creare una scheda di tracciabilità con la quale l’operatore che ha Pfu da smaltire possa documentare la legittima provenienza dello pneumatico”.

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