8 Maggio 2017, h. 12:54
STUDI – Elettricità imprese in bassa tensione: mercato libero cresce al ritmo del 5,3% all’anno. In un anno 1,2 mln cambi di fornitore
Il disegno di legge sulla concorrenza approvato mercoledì scorso al Senato sposta al 1 luglio 2019 la cessazione del regime transitorio del mercato di maggior tutela, segmento con tariffe regolate dall’Autorità dell’energia e che interessa il 50% della clientela non domestica in bassa tensione, pari a 3,5 milioni di punti di prelievo. Sulla base dei dati territoriali disponibili si osserva una presenza più elevata di punti di prelievo non domestici sul mercato di maggior tutela nelle regioni del Mezzogiorno e – con una incidenza che supera il 60% – in Puglia, Calabria, Sicilia e Campania; all’opposto una maggiore presenza di imprese sul mercato libero la riscontriamo in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Lombardia.
Come evidenziato nel servizio del TG@ Confartigianato, le Associazioni Confartigianato e i consorzi energia, con oltre 100 sportelli, accompagnano le imprese nel superamento del mercato tutelato e l’avvicinamento al mercato libero, per cogliere le opportunità in grado di ottimizzare la gestione della più rilevante commodity energetica che le piccole imprese italiane – secondo la nostra recente analisi dell’Indice Confartigianato del costo dell’energia elettrica – pagano il 22,3% in più della media dei competitior europei.
Tra il 2012 e il 2016 la quota di utenze in bassa tensione sul mercato di maggior tutela è scesa di 13 punti percentuali; nell’arco di tempo esaminato le imprese sul mercato libero sono cresciute al tasso medio annuo del +5,3% mentre i punti di prelievo non domestici altri usi in maggior tutela si sono ridotti al ritmo dell’8,0% medio annuo. A tale tendenza sottendono i flussi dei passaggi tra mercati che possiamo analizzare sulla base dell’aggiornamento del monitoraggio retail pubblicato dall’Autorità per l’energia. L’analisi del segmento di bassa tensione evidenzia che, per l’anno 2015, sono 1.196.535 gli utenti non domestici che hanno cambiato fornitore; nel dettaglio quasi i due terzi (65,6%) dei passaggi interessa il cambio di fornitore nel mercato libero, a cui si aggiunge un 29,3% che interessa il servizio di maggior tutela – composto dal 12,3% di uscite verso venditori non collegati al distributore, dal 9,8% di uscite verso venditori collegati al distributore e dal 7,4% di rientri – mentre un restante 5,1% dei passaggi ha interessato il servizio di salvaguardia. Questi flussi, in termini relativi, compongono un tasso di passaggio dei clienti non domestici connessi in bassa tensione del 16,3%, valore in linea con quello dell’anno precedente. Il tasso totale è composto dal 10,7% relativo a clienti che hanno cambiato fornitore sul mercato libero, dal 4,8% di passaggi da e per il regime di tutela e dallo 0,8% di passaggi da e per il regime di salvaguardia (servizio che serve circa l’1% dei clienti in esame). A livello regionale i territori più dinamici sono il Friuli-Venezia Giulia con un tasso di passaggio dei clienti non domestici del 21,8%, seguito dall’Abruzzo con il 21,3%, dal Molise con il 21,2% e dall’Umbria con il 20,1%. All’opposto le regioni meno dinamiche sono Valle d’Aosta con il 10,2%, Trentino-Alto Adige con il 11,3%, Calabria con il 13,0% e Sicilia con il 13,9%.
L’analisi nella rubrica ‘Imprese ed Energia” oggi su QE-Quotidiano Energia e nell’Appendice statistica – clicca qui per scaricarla – il dettaglio per regione dei clienti non domestici su mercato libero e maggior tutela e dei passaggi tra modalità di fornitura delle imprese in BT.
Tasso di passaggio dei clienti attivi non domestici in bassa tensione per regione
Anno 2015. Incidenza % clienti attivi non domestici interessati da passaggio su totale clienti attivi non domestici – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
Quota punti di prelievo clienti non domestici (altri usi) nel servizio di maggior tutela per regione
Anno 2015. Incidenza % su totale pdp della Distribuzione totale comprensiva di illuminazione pubblica – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
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