15 Maggio 2017, h. 15:22
RETE IMPRESE ITALIA – Il Presidente Merletti: “Europa, ascolta i piccoli imprenditori!”
Il futuro dell’Europa dipende anche da quanto le istituzioni comunitarie sapranno ascoltare 23 milioni di piccole imprese. Lo ha detto con chiarezza il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti durante l’Assemblea di Rete Imprese Italia che si è svolta il 10 maggio a Roma. Quest’anno, l’assise del coordinamento che riunisce le 5 maggiori Organizzazioni delle piccole e medie imprese italiane, ha puntato i riflettori sui problemi cruciali dell’economia mondiale. In primo piano la crisi dell’Unione europea, culminata con la Brexit e con l’ondata di nazionalismi che sta scuotendo il vecchio Continente. I muri e le barriere protezionistiche non aiutano l’economia e le imprese – ha detto Merletti – ma per ritrovare significato e valore di un’Europa unita, Bruxelles deve allentare i vincoli dell’austerità e accompagnare le piccole imprese fuori dalla crisi”.
Un appello che il Presidente di Rete Imprese Italia ha rivolto anche al Governo italiano rappresentato all’Assemblea dal Sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta e dal Sottosegretario agli Affari esteri Benedetto Della Vedova.
“La politica italiana – ha detto Merletti – deve essere consapevole del patrimonio delle micro e piccole imprese italiane, che sono la peculiarità del nostro Paese, e poi deve trasferire la consapevolezza di questo patrimonio produttivo a livello europeo. Andiamo verso un futuro in cui ci saranno sempre più piccole imprese. Forse non si è capito che le piccole imprese vanno all’estero a prescindere. Bisogna capire come aiutarle con iniziative concrete, bisogna capire quali sono le loro necessità, perchè una piccola impresa che si internazionalizza cresce, anche in dimensione. E’ il mercato che ti obbliga a un salto culturale. E’ così che crescono le piccole imprese, non con le opinioni.
L’impegno del Governo per sostenere le nostre imprese all’estero è stato sottolineato dal Sottosegretario agli Esteri Della Vedova: “Un’azione molto coordinata tra istituzioni, tra ministeri e tra istituzioni e organizzazioni delle imprese, perché sappiamo che ci sono moltissime potenzialità. Vediamo che le aziende che riescono ad andare all’estero crescono nei fatturati e nell’occupazione, a parità di ogni altra condizione con le altre imprese che rimangono sul mercato italiano. C’è un potenziale di aziende che potrebbero esportare che va sfruttato in termini di crescita e di occupazione per il Paese. Insieme con le aziende, stiamo cercando gli strumenti migliori per consentire loro di conoscere le opportunità all’esteri e di sapere con quali modalità le possono cogliere e poi di sostenerle quando decidono di internazionalizzarsi. Mi auguro che l’Italia sappia essere più forte e presente in Europa per declinare le politiche comunitarie a vantaggio del nostro sistema produttivo”.
Un impegno ribadito da Pier Paolo Baretta, Sottosegretario all’Economia, il quale ha indicato le tre strade percorse dal Governo per accompagnare lo sviluppo delle piccole imprese. “La prima è un piano di politica industriale. Noi siamo un Paese importante, il secondo Paese manifatturiero d’Europa, il primo al mondo per patrimonio artistico, con una logistica invidiabile. La seconda strada è quella di avere un progetto sul credito e sul finanziamento dell’impresa, riorganizzando il sistema bancario e lavorando sull’alternatività della possibilità di accesso al credito. La terza consiste nel creare un ambiente favorevole all’impresa attraverso la semplificazione fiscale che permetta soprattutto alle piccole imprese di poter ripartire”.
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