9 Marzo 2017, h. 12:37
STUDI – Prosegue la ripresa degli investimenti: +2,9% nel 2016. Rimane indietro domanda pubblica: il gap con l’Europa in sei anni vale 64,5 mld €, il 91% del costo delle 25 infrastrutture strategiche
Nel corso della diretta web di ieri pomeriggio – IMPRESA DIRETTA – Industria 4.0 – dalla Sabatini all’iper/super ammortamento” organizzata dalla Direzione Politiche Economiche in collaborazione con la Direzione delle Politiche Fiscali sono state esaminate le opportunità di investimento legate alle misure agevolative della Sabatini, del super e iper ammortamento ed è stato presentato dall’ufficio Studi il report “Tendenze degli investimenti“. Clicca qui per scaricarlo.
In particolare il lavoro ha evidenziato come la recente fase di ripresa ha invertito la tendenza di una lunga crisi che nell’arco degli ultimi dieci anni ha visto gli investimenti in Italia scendere del 26,7%, mentre il calo in Eurozona si è fermato al 5,4%: la ripresa degli investimenti inizia nel 2015 (+1,6%) e si consolida nel 2016 (+2,9%), con il settore manifatturiero che segna un crescita del 3,8%, quasi un punto superiore alla media.
In un contesto di progressiva digitalizzazione della produzione e delle relazioni con il mercato si osserva una tenuta degli investimenti digitali – hardware, telecomunicazioni, software e banche dati – che in dieci anni salgono dell’1,7%.
Il dinamismo della domanda stimola l’offerta di macchinari: nel settore dei Macchinari e impianti – in cui il 42,4% degli addetti lavora in 21.560 piccole imprese – nel 2016 la produzione sale del 3,6% di gran lunga superiore all’1,1% della media dell’Euro zona. Nell’ultimo biennio la crescita del fatturato del settore dei Macchinari e impianti è trainato dalla domanda interna che segna un aumento del 5,1% nel 2015 e del 4,0% nel 2016.
A fronte del ritrovato ritmo della domanda per investimenti – trend che potrebbe consolidarsi nel 2017 a fronte degli incentivi per la domanda delle imprese – permangono delle criticità e dei rischi sul fronte del credito e della domanda pubblica.
Mentre il rialzo dell’inflazione potrebbe rendere la politica monetaria meno accomodante e mettere fine alla stagione dei bassi tassi di interesse, il credito alle piccole imprese rimane in territorio negativo, con i prestiti alle imprese con meno di 20 addetti in calo del 2,0% mentre salgono dello 0,4% quelli alle imprese medio-grandi.
La domanda pubblica per investimenti non mostra segni di inversione di tendenza: nel 2016 gli investimenti pubblici scendono del 5,4%. La spesa pubblica per investimenti è pari al 2,2% del PIL con un divario di 0,4 punti rispetto alla media Uem. Il gap di spesa pubblica per investimenti tra Italia ed Eurozona cumulato tra il 2010 e il 2016 vale 64,5 miliardi euro, il 91% dei 70,9 miliardi di euro necessari per realizzare le 25 infrastrutture strategiche: si tratta di sei opere ferroviarie per 28,0 miliardi di euro, dieci opere stradali per 25,3 miliardi di euro, il Mose per 5,5 miliardi di euro e otto interventi per le metropolitane di Torino, Milano, Roma, Napoli, Catania, Palermo, Firenze Bologna per 12,1 miliardi di euro.
Per poter accelerare il tasso di crescita dell’economia italiana sono necessarie le riforme volte a migliorare le condizioni di competitività delle imprese. Su questo fronte va ricordato che gli interventi sul capitale – materiale e immateriale – e sulla qualità delle risorse umane sono quelli che garantiscono la maggiore crescita: nel lungo periodo gli interventi di Finanza per la crescita e Industria 4.0 determinano una maggiore crescita di 1,9 punti di PIL e, con la riforma del sistema scolastico (+2,4 punti di PIL), sono quelli che generano la maggiore crescita economica.
Tasso di variazione Investimenti fissi lordi economia italiana
Anni 2000-2018 – dati a prezzi concatenati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Commissione europea
Trend produzione Macchinari e impianti
Var. % tendenziale indice corretto per i giorni lavorativi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Effetti sul PIL delle riforme strutturali per area di intervento
% di deviazione del PIL dallo scenario base – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef
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