16 Febbraio 2017, h. 15:02

STUDI – Persiste il calo dei prestiti alle imprese artigiane: -5,8% a settembre 2016. Tassi in discesa ma per le piccole imprese rimane uno spread di 300 punti base con le imprese medio-grandi

Le più recenti dinamiche del credito mostrano a dicembre 2016 un aumento tendenziale dello 0,2% dei prestiti alle società e alle imprese mentre i prestiti al totale delle famiglie aumentano dell’1,9%. Gli ultimi dati sui prestiti per dimensione di imprese relativi a novembre 2016 indicano un aumento dello 0,4% per i prestiti alle imprese medio-grandi mentre persiste il calo per le imprese di minor dimensione con i prestiti alle imprese con meno di 20 addetti in flessione del 2,0%. Il ristagno del credito alle imprese potrebbero influenzare negativamente la dinamica degli investimenti, che per il 2017 sono previsti in salita del 2,4%.

I dati resi disponibili grazie alla collaborazione con Artigiancassa indicano a settembre 2016 uno stock di prestiti concessi alle imprese artigiane di 42,9 miliardi di euro – il valore minimo degli ultimi quindici anni – che scende in un anno di 2,7 miliardi, pari al -5,8% (era -5,8% il trimestre precedente e -4,8% un anno prima). I prestiti a medio-lungo termine – che interessano maggiormente la domanda di investimento delle imprese – sono il 66,1% del prestiti e diminuiscono meno (-3,4%) dei prestiti a breve termine (-10,2%). In cinque anni (settembre 2011-settembre 2016) i prestiti all’artigianato si sono ridotti complessivamente di un quarto (-24,8%), pari a 14,1 miliardi di euro in meno, calo quasi doppio rispetto a quello del totale imprese (-13,9%).

Il dettaglio per regione e provincia dei prestiti all’artigianato nell’Elaborazione Flash “Trend del credito alle imprese artigiane a settembre 2016”. Clicca qui per scaricarlo.

Il calo dei prestiti alle microimprese non sembra determinato da condizioni strutturali di maggiore rischiosità: mediamente tra 2014 e 2016 i prestiti nei confronti delle società in condizioni economiche e patrimoniali equilibrate sono diminuiti solo per le microimprese (-2,2%) mentre sono sensibilmente cresciuti per le imprese grandi (5,9%); crescite più limitata per le medie (1,3%) e per le piccole (1,1%). In chiave settoriale i prestiti crescono del 2,3% per i Servizi, sono in lieve flessione dello 0,5% per il Manifatturiero e si osserva un calo sostenuto del 5,4% per le Costruzioni.

Le operazioni di rifinanziamento finalizzate (TLTRO) effettuate dalla Banca Centrale Europea non hanno determinato il cambio di segno nel credito alle imprese: dal loro avvio, a settembre 2014, i prestiti lordi alle società non finanziarie e alle famiglie produttrici sono scesi a dicembre 2016 di 52,1 miliardi di euro (-5,7%).

Più efficace la politica monetaria espansiva nel contenimento del costo dei prestiti: a dicembre 2016 il tasso di interesse sui prestiti pagato dalle società non finanziarie per nuove operazioni è pari all’1,54%, di 38 punti base più basso rispetto al valore di un anno prima e di 8 punti base più basso rispetto a quello pagato mediamente nell’Eurozona (1,62%).  A giugno 2016 le imprese con meno di 20 addetti pagano un tasso di interesse di 300 punti base più elevato rispetto alle medio – grandi.

In relazione al rilevante problema delle sofferenze bancarie – al terzo trimestre 2016 l’incidenza delle sofferenze sui prestiti al totale delle imprese è pari al 17,4% – si osserva che il 70,3% delle sofferenze nette si concentra sopra i 500.000 euro e si riferisce al 4,7% degli affidati, con un valore medio di 2,2 milioni di euro, maggiormente compatibile con il taglio del finanziamento di medie e grandi imprese. Nel triennio settembre 2013 – settembre 2016 l’importo delle sofferenze da 500.000 euro e oltre è salito del 45,6%, ritmo più che triplo rispetto al +13,8% delle sofferenze sotto tale soglia. Le sofferenze sono fortemente concentrate: l’81,1% si riferisce al primo 10% degli affidati ed il grado di concentrazione negli ultimi cinque anni è salito di 2,8%, la quota di sofferenze del primo 10% degli affidati sale dal 78,3% di settembre 2011 all’81,1% di settembre 2016.

 

 

Dinamica dei prestiti bancari alle imprese medio-grandi e alle imprese piccole

 Dic. 2013-nov. 2016 (provvisorio); var.% corrette con cartolarizzaz., riclassificaz. e altre var. non derivanti da transazioni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia

 

 

Dinamica trimestrale dei prestiti alle imprese artigiane

Giugno 2012–settembre 2016, var. % stock di fine trimestre rispetto a stesso trimestre anno precedente. Sofferenze incluse – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Artigiancassa da fonte Banca d’Italia

 

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