Il report “Mondi digitali e piccole imprese: alcune evidenze chiave” pubblicato oggi – clicca qui per scaricarlo – raccoglie le principali evidenze statistiche prodotte nel percorso di ricerca svolto da Confartigianato negli ultimi dodici mesi sulle interazioni tra le matrici tecnologiche digitali e le piccole imprese: i temi toccati sono manifattura digitale, investimenti, spesa in comunicazione e Ict, sharing economy, banda larga e produttività, internet of things, big data, cloud, pubblicità on line, social network, e-commerce, fatturazione elettronica, home banking, e-money e ‘ultimo miglio’ delle macchine digitali. Infine il lavoro propone una quarantina di riferimenti tra contenuti on line e pubblicazioni predisposti dall’Ufficio Studi in collaborazione con gli Osservatori in rete. In allegato tutti i contenuti on line sul portale di Confartigianato.

Ecco dieci numeri chiave dal report.

29,6%

la quota di MPI che utilizzano tecnologie digitali, pari a 183.303 imprese fino a 20 addetti con 626.754 occupati;

800.305

imprese artigiane in settori interessati da Internet delle cose (Internet of Thing, IoT), settore con ricavi previsti in crescita al 2020 al 20,4% all’anno;

+5,1%

attività di installazione e riparazione macchinari, il 42,1% degli addetti del comparto lavorano in imprese artigiane;

18%

delle piccole imprese promuove made in Italy facendo pubblicità on line. Quota che sale al 54% nel settore turistico: 1 viaggio prenotato su internet ogni 2 secondi;

8%

piccole imprese che analizzano ed elaborano big data;

111,6

miliardi di euro di esportazioni di macchine e impianti per produrre con un elevato contenuto digitale;

+13%

crescita della produttività delle piccole imprese determinata dalla banda ultralarga;

34%

imprese che utilizzano social network, in linea con la media europea;

40,2%

navigatori italiani acquista on line prodotti di abbigliamento e articoli sportivi;

28,8%

piccole imprese che inviano fatture elettroniche.

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