21 Febbraio 2017, h. 10:53
ORAFI – Le fiere di Arezzo e Vicenza si alleano per il rilancio dell’oro made in Italy nel mondo
Le principali fiere italiane del settore orafo e dei gioielli avranno una regia unica. E’ il risultato dell’accordo strategico firmato da Arezzo Fiere e Congressi con Italian Exhibition Group, società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza. Un’intesa di portata storica per un settore che vale oltre 6 miliardi di export e che rappresenta il fiore all’occhiello della qualità dell’artigianato italiano nel mondo
In pratica, Italian Exhibition Group, oltre a organizzare le tre edizioni di VicenzaOro – gli eventi di gennaio e settembre a Vicenza e l’appuntamento di novembre a Dubai – gestirà complessivamente l’organizzazione di OroArezzo e Gold Italy già dalle prossime edizioni che si terranno a maggio e ottobre 2017 ad Arezzo.
Nel complesso, le cinque manifestazioni ospiteranno circa 5.000 espositori, provenienti da tutti i distretti orafi italiani e da oltre 30 Paesi, e più di 80.000 visitatori professionali, il 50% dei quali provenienti da 130 Paesi del mondo.
L’accordo, presentato il 9 febbraio a Roma, alla presenza del Sottosegretario allo sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, porta la firma di Andrea Boldi, Presidente di Confartigianato Orafi e di Arezzo Fiere e Congressi, il quale spiega gli effetti della nuova aggregazione per gli artigiani e le piccole imprese: “Con questa aggregazione nasce un soggetto che è già forte adesso, capace di competere e di andare a trovare buyers sui mercati internazionali e lo sarà ancora di più nel momento in cui anche la politica capirà il potenziale di questa aggregazione. L’obiettivo è di razionalizzare il mercato fieristico per le piccole imprese che oggi hanno grandi difficoltà a promuoversi. Gli accavallamenti e le concorrenze tra enti fiera rischiano di essere un freno tirato per la promozione delle piccole imprese. Per la prima volta, invece, facciamo sistema per dare risposte e date certe per chi vuole vendere i propri prodotti nel mondo. E quello dell’oreficeria è un settore con il 90% del fatturato rivolto all’estero e che oggi riesce ancora ad essere competitivo”. “Rafforzare le fiere – aggiunge il Presidente Boldi – vuol dire rafforzare le imprese. Del resto il mercato mondiale pretende che ci siano soggetti molto forti nel fare promozione. Oggi la promozione è polverizzata tra regioni, camere di commercio, ecc. e se non viene messa a sintesi da soggetti forti rischia di essere anacronistica”.
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