13 Gennaio 2017, h. 13:34

INCENTIVI – Incentivi alle imprese: avanti tutta, in attesa della riforma

incentiviCe n’è per tutti e per tutte le esigenze! Parliamo degli incentivi alle imprese, quella miriade di agevolazioni, contributi, aiuti finanziari che lo Stato, gli Enti locali, e anche l’Europa, mettono a disposizione degli imprenditori per sostenere i tanti aspetti della loro attività. Si tratta di strumenti rilanciati dalla Legge di bilancio 2017 che, anche grazie alle sollecitazioni di Confartigianato, ha riproposto, ad esempio, la Legge ‘Sabatini Ter’, per finanziare l’acquisito di beni strumentali, macchinari, impianti e attrezzature, ma anche tecnologie innovative. La Sabatini ter può contare su una dote di 560 milioni di euro e dal 2 gennaio le imprese possono presentare domanda di accesso ai fondi.
La strada indicata dal Governo per ottenere gli incentivi è sempre più automatica e legata allo strumento fiscale. Basta con le liste d’attesa agli sportelli fisici o virtuali degli uffici pubblici. Sconti, bonus e ammortamenti si ottengono con i crediti d’imposta. E’ proprio la modalità che caratterizza il pacchetto di incentivi previsto dalla manovra economica e che vede in primo piano i bonus per risparmio ed efficienza energetica, misure molto apprezzate dagli imprenditori dei settori edilizia e impianti, i super ammortamenti per i beni strumentali, i bonus per ricerca e sviluppo e innovazione previsti dal Piano Industria 4.0, le agevolazioni per chi vuole mettersi in proprio.
Tutti incentivi che si sommano a quelli già in vigore. Come le misure a sostegno degli imprenditori che investono sulla propria inventiva. Anche qui si può contare sulla detassazione dei redditi ottenuti grazie a brevetti, marchi protetti, opere dell’ingegno. E poi, gli artigiani che puntano sull’innovazione digitale, dal 1° marzo al 30 marzo di quest’anno possono presentare domanda per attingere alle risorse messe a disposizione dal bando Artigianato 2.0 del ministero dello Sviluppo Economico per le reti di impresa per l’artigianato digitale.
Nella galassia degli incentivi non mancano quelli dedicati all’esportazione o ad agevolare l’assunzione di personale qualificato, o ancora a spingere sulla produzione di energia da fonti rinnovabili,
Insomma c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. Tanti, troppi incentivi. Tanto da far scattare la necessità di mettere ordine in quella che è diventata una specie di giungla in cui è difficile orientarsi e che genera sovrapposizioni e spreco di denaro pubblico. Un pericolo denunciato da Confartigianato e condiviso dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il quale oltre a dire basta con gli incentivi a bando, che finiscono per favorire le grandi imprese, e a indicare che saranno gestiti attraverso automatismi di natura fiscale, ha annunciato l’impegno di riordinarli e semplificarli.

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