9 Dicembre 2016, h. 13:27

STUDI – Nel 2016 manifatturiero traina crescita valore aggiunto: +1,5% vs. +0,9%. Le chiavi di lettura della congiuntura in dieci indicatori chiave per MPI e artigianato

L’analisi dei conti nazionali recentemente pubblicati dall’Istat evidenzia che si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto per il Manifatturiero energia ed estrattivo (industria in senso stretto, in salita dell’1,1%), per il valore aggiunto del settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (0,1%), per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (0,1%) e per gli altri servizi (0,3%) mentre si registrano andamenti negativi per l’agricoltura (-1,5%) e le costruzioni (-0,2%).

Nel complesso dei primi tre trimestri del 2016 il valore aggiunto sale dello 0,9%, trainato dall’aumento dell’1,5% del Manifatturiero energia ed estrattivo mentre è più in ritardo nei Servizi (0,7%) e Costruzioni (0,4%).

Approfondiamo l’analisi delle condizioni della ripresa mediante un set di indicatori congiunturali e macroeconomici – considerati quando possibile al netto degli effetti di calendario – da cui emergono ancora delle incertezze diffuse circa la direzione e l’intensità della creazione di valore: su dieci indicatori chiave per le Micro e Piccole imprese (MPI) e l’artigianato valutati, sei sono ancora in territorio negativo e cinque peggiorano rispetto al 2015.

Sul fronte del mercato delle imprese manifatturiere l’incremento della produzione si incrocia con condizioni di deflazione, calo del fatturato, basso dinamismo delle vendite all’estero e calo delle vendite domestiche.

La produzione nei settori manifatturieri di MPI – alimentare, tessile abbigliamento e pelle, legno e mobili, stampa, prodotti in metallo e altre manifatturiere – segnano un aumento nel periodo dell’1,4%, ma in controtendenza rispetto al calo del 2,5% rilevato un anno prima.

In un contesto di deflazione alla produzione – a settembre 2016 i prezzi alla produzione no energy scendono su base tendenziale dello 0,4% – nei primi nove mesi del 2016 il valore del fatturato manifatturiero nei settori di MPI segna un calo dell’1,0% (in peggioramento rispetto al -0,3% di un anno prima). Nei primi nove mesi dell’anno l’indicatore anticipatore degli ordini di prodotti manifatturieri – valutati senza alcuna correzione – segna una flessione dell’1,1% (in controtendenza rispetto all’aumento di 5,2% registrato nello stesso periodo del 2015).

Il commercio estero vede le esportazioni nei settori di MPI crescere nei primi otto mesi del 2016 dello 0,3% (mentre un anno fa crescevano del 4,1%).

La produzione delle costruzioni rimane in territorio negativo e segna un calo dello 0,2% nei primi nove mesi del 2016 migliorando però rispetto al -2,1% dello stesso periodo del 2015.

Nell’ambito della domanda per consumi il volume delle vendite al dettaglio – valutati senza alcuna correzione – nei primi nove mesi del 2016 scende dello 0,6% (in controtendenza rispetto al +0,6% di un anno prima). I dati sul traffico autostradale pesante evidenziano un miglioramento: tra gennaio ed agosto del 2016 il traffico sulla rete autostradale dei veicoli pesanti – valutato con i dati grezzi – aumenta del 4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (un anno prima saliva del 3,2%). Torna in negativo (-0,4%) il fatturato dell’autoriparazione, in peggioramento rispetto all1,1% dell’anno precedente.

Ad agosto 2016 persiste una marcata diminuzione del -2,4% dei prestiti alle imprese con meno di 20 addetti, sostanzialmente in linea con il -2,3%% dell’anno precedente. La domanda di lavoro consolida la crescita dell’occupazione – valutata al netto della stagionalità – che a ottobre 2016 segna un aumento dello 0,8% su base annua, in linea con lo 0,9% rilevato un anno prima

La persistente debolezza del ciclo economico, quindi, richiede politiche fiscali espansive per sostenere l’economia, e in particolar modo – come indicato da nostre recenti analisi – attraverso interventi per la riduzione della pressione fiscale sulle imprese.

La serie storica per regione e provincia della dinamica degli impieghi vivi alle imprese con meno di 20 addetti nell’Appendice statistica. Clicca qui per scaricarla.

 

 

Dieci indicatori chiave per la congiuntura nelle MPI e artigianato: 2016 e 2015 a confronto

(Dinamica tendenziale nel periodo di riferimento. Indici corretti per i giorni lavorativi ove non diversamente specificato – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Banca d’Italia e Aiscat)

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Andamento di alcuni indicatori congiunturali: 2006-2016

(Indici e valori destagionalizzati (ove non diversamente specificato) – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Eurostat e Aiscat)

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