19 Ottobre 2016, h. 14:55
STUDI – Nel 2016 frena commercio internazionale, ma tenuta volumi made in Italy (+0,5%). Settori MPI fanno meglio della media. Tirano i big UE: Spagna +5,5%, Francia +3,8% e Germania +3,1%
L’analisi dei dati del commercio estero pubblicati lunedì scorso ci consente di delineare il trend del made in Italy nei primi 8 mesi del 2016. La tenuta dell’export viene evidenziata da un aumento in volume dello 0,5%, a cui fa fronte – a causa delle condizioni di deflazione alla produzione – una stazionarietà in valore (-0,1%) nel totale mentre fanno meglio i settori di MPI e in particolare Legno e prodotti in legno (+5,7%), Alimentari e bevande (+3,5%), Mobili (1,7%), Prodotti tessili (+1,5%) e Articoli di abbigliamento (+1,4%); per Tessile e Mobili la tendenza di quest’anno migliora quella registrata nello stesso periodo del 2015.
Sul fronte dei mercati esteri il bilancio dei primi 8 mesi dell’anno è positivo nei Paesi Ue (+2,5%) a fronte del calo nei Paesi extra UE (-3,3%), determinata dalla flessione della domanda dei produttori di petrolio penalizzati dal persistere di prezzi bassi (i paesi Opec segnano un calo del 10,9% e quelli del Medio oriente -8,3%), dal calo della domanda di economi emergenti dell’America centro meridionale (-11,7%) e dalla persistente debolezza del mercato russo (-7,3%).
Nel 2016 il made in Italy è in crescita e in miglioramento nei principali mercati europei: in Francia le vendite delle imprese italiane salgono del 3,8% migliorando lo 0,7% registrato un anno prima e in Germania l’export sale del 3,1%, anche in questo caso sensibilmente al di sopra del debole +0,8% di un anno prima; molto buona la perfomance della domanda della Spagna (+5,5%).
Tra i maggiori mercati il migliore andamento del made in Italy lo riscontriamo in Giappone (+8,4% e in miglioramento rispetto al -0,5% di un anno prima) e Repubblica Ceca (+7,3%). All’opposto persistono in flessione – e in peggioramento rispetto un anno prima – i mercati di Svizzera (-2,5%), India (-3,8%), Turchia (-4,2%), e Belgio (-5,5%).
Dinamica made in Italy per area geografica
(Totale export – var. % tendenziale primi 8 mesi del 2016 e stesso periodo del 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
Dinamica made in Italy nei principali mercati
(Totale export – var. % tendenziale primi 8 mesi del 2016 e stesso periodo del 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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