24 Ottobre 2016, h. 00:01
CONFIDI – Convention di Fedart Fidi: ancora poco credito ad artigiani e Pmi
Si è aperta il 20 ottobre, a Ischia, con i numeri sull’accesso al credito di PMI e artigiani la tre giorni della Convention nazionale di Fedart Fidi, la Federazione dei Confidi di Confartigianato, Cna e Casartigiani, conclusasi il 22 ottobre.
Lo scenario del 2015 e che trova conferma anche nel primo semestre 2016, rimane molto difficile e complesso, ancora contrassegnato da una significativa contrazione del credito a carico del comparto artigiano (-4,7% rispetto al 2014), come sempre più marcata rispetto a quella del sistema produttivo complessivo. Ciò si riflette anche sul sistema dei Confidi che continuano a mostrare alcuni fattori di fragilità, primi fra tutti un significativo calo dell’operatività: nel 2015 i 115 Confidi associati a Fedart hanno garantito 3,9 miliardi di euro di finanziamenti (erano 4,6 miliardi nel 2014, pari a -15,2%), con una ulteriore contrazione di oltre il 10% nel primo semestre 2016. Il volume di garanzie detenuto dal sistema alla fine del 2015 ammontava a 5,1 miliardi di euro, anche questo in riduzione. Nel 1° semestre 2016 tale valore ha invece registrato un leggero incremento dovuto anche all’acquisizione da parte di alcuni Confidi di strutture non facenti parte del sistema Fedart e comunque i nuovi flussi proseguono nel trend di riduzione. Ciò conferma le difficoltà che ancora interessano il sistema, che sarebbe in un sostanziale equilibrio laddove non ci fosse questo anomalo gravame delle sofferenze che obbliga i Confidi a corpose rettifiche. Anche il tasso lordo di sofferenza, infatti, risente di questa situazione di crisi generalizzata e quindi mostra un trend ancora crescente, seppure notevolmente al di sotto del valore registrato dalle imprese artigiane non garantite dai Confidi. Ciò conferma il ruolo determinante svolto dal sistema Confidi a sostegno delle PMI e la loro capacità di selezionare le imprese migliori. Le imprese continuano ad associarsi ai Confidi e la parziale riduzione registrata nel 2015 è principalmente frutto di razionalizzazioni avvenute all’interno del sistema. Questi i dati principali della Ricerca di fedart, giunta nel 2016 alla ventesima edizione. L’Indagine, fornendo una rappresentazione analitica del sistema dei Confidi e dei principali trend, offre un contributo essenziale per accrescere l’autorevolezza del sistema nei confronti delle Istituzioni e per rafforzare la credibilità dell’azione di rappresentanza condotta da Fedart a livello nazionale e dai Confidi sui singoli territori. La raccolta dei dati così articolata e su un orizzonte temporale così ampio, unica nel panorama nazionale, rappresenta un valido strumento per ottimizzare le strategie e le proposte che la Federazione elabora a vantaggio di tutti i Confidi associati.
I NUOVI PROGETTI STRATEGICI per dare credito: la Federazione prosegue nell’impegno sui progetti strategici a favore del sistema, volti a fornire proposte operative sui principali temi normativi e di mercato in discussione, favorendo come sempre processi innovativi per le strutture. Tra questi sono da segnalare, oltre al credito diretto di piccolo importo, canali alternativi al credito bancario, come il crowdfunding e minibond.
Nelle parole del Presidente di Fedart, Adelio Giorgio Ferrari, il commento di questa fase: “Seppure nelle difficoltà il sistema mostra segni di vitalità e ferma volontà di supportare le PMI nell’accesso al credito. Le auspicate riforme in corso – principalmente quella del Fondo Centrale di Garanzia, da un lato, e una nuova fase di rapporti con il sistema bancario, dall’altro, dovrebbero consentire un deciso miglioramento nelle condizioni di operatività dei Confidi a favore delle imprese associate, a condizione che le stesse siano attuate con rapidità. Non solo. I Confidi Fedart stanno raggiungendo importanti risultati in vari campi. L’edizione 2016 della Convention rappresenta l’avvio di una nuova fase, contrassegnata da un clima di ritrovata disponibilità al dialogo e di maggiore attenzione dei nostri stakeholder. Il decisore pubblico ha accolto molte delle nostre proposte, le banche sembrano di nuovo aperte a una relazione positiva con il nostro sistema. Stiamo raccogliendo i fondamentali risultati dell’intenso lavoro degli ultimi anni. Anche sulla contribuzione ai fondi di garanzia prevista dalla Legge di Stabilità abbiamo buone notizie: il decreto di attuazione per l’erogazione delle prime risorse dovrebbe essere emanato entro l’anno!”.
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