26 Aprile 2016, h. 11:44

STUDI – Primo bimestre 2016 – Import non energetico +3,8%, mentre fatturato manifatturiero +1,3%. Più statiche vendite dettaglio non alimentari (+0,4%). Ordini manifatturieri a +2,1%, meglio quelli interni (+2,9%).

L’analisi degli ultimi dati pubblicati dall’Istat su vendite e fatturato integra il quadro congiunturale nel primo bimestre del 2016, dopo che nei giorni scorsi abbiamo esaminato il trend della produzione nei settori manifatturieri di Micro e Piccole Imprese e nelle Costruzioni. A fronte di un 2015 con la spesa delle famiglie, a prezzi costanti, in salita dello 0,9%, nel primo bimestre  del 2016 il commercio al dettaglio, in volume, segna un limitato 0,1%, trainato dal +1,2% delle vendite di prodotti alimentari mentre i prodotti non alimentari scendono dello 0,5%, In valore le vendite al dettaglio salgono dello 0,8%, con le vendite alimentari che segnano un +1,2% mentre i non alimentari si fermano al +0,4%.

Sempre nel primo bimestre del 2016 il fatturato del settore manifatturiero, al netto dell’energia, sale dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2015. Cresce il fatturato per i beni strumentali (+3,8%) e per i beni di consumo durevoli (+3,0%); statiche, invece, le vendite di beni intermedi e beni di consumo non durevole (per entrambi +0,1%).

Nel primo bimestre del 2016 gli ordinativi salgono del +2,1%, trainati dal mercato interno (+2,9%) mentre è meno dinamico (+1,0%) il mercato estero.

In parallelo alla crescita delle vendite si osserva un aumento delle importazioni non energetiche che nel primo bimestre del 2016 segnano un +3,8% mentre il totale manifatturiero segna un +3,7%; il dinamismo dell’import appare in rallentamento rispetto al 2015 i cui si è registrato un aumento del  7,7%. In particolare nel primo bimestre 2016 crescono più della media le importazioni di Autoveicoli (22,5%), Farmaceutica (+20,4%), Mobili (+9,9%), Macchine ed apparecchi (+9,0%), Vetro, marmo, ceramica, ecc, (+8,6%), Gomma (+8,2%), Altri mezzi trasporto (+8,0%), Apparecchi elettrici (+7,5%), Legno (+7,1%) e Tessili (+4,5%).

Da un lato il rallentamento del commercio internazionale – e quindi delle esportazioni – e dall’altro l’attivazione di acquisti dall’estero della maggiore domanda interna prospetta per il 2016 un contributo delle esportazioni nette al PIL negativo (-0,2%) per riportarsi in positivo (+0,1%) nel 2017.

 

 

Primo bimestre 2016: vendite dettaglio, fatturato manifatturiero, importazioni “no energy” e ordinativi

(In valore – var. % tendenziale gen.-feb.2016 – vendite e fatturato corretti con calendario; ordini e import dati grezzi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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Primo bimestre 2016: dinamica import “no energy” per settore

(In valore – var. % gen.-feb.2016 rispetto stesso periodo anno precedente – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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