11 Aprile 2016, h. 12:42
STUDI – Al II trimestre 2016 si intensifica la discesa (-7,8%) dell’Indice Confartigianato costo energia elettrica delle MPI
Dal 1 aprile 2016 prosegue la discesa del costo dell’energia elettrica per le piccole imprese già registrata nel trimestre precedente. Il calo del costo della principale commodity energetica si affianca ai segnali di contenimento del costo del lavoro, favorendo il mantenimento della competitività delle imprese in una fase del ciclo economico caratterizzata da debole ripresa e deflazione.
Al II trimestre 2016 l’Indice Confartigianato del costo dell’energia elettrica sul mercato di maggior tutela di una Micro-piccola impresa (MPI) tipo scende del 7,8% rispetto al trimestre precedente, accentuando la riduzione del 2,9% registrata nel I trimestre 2016. In ottica tendenziale si osserva un calo del 7,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. L’Indice proposto da Confartigianato – lo ricordiamo – intercetta la dinamica dei prezzi per sette profili maggiormente rappresentativi di imprese artigiane e micro e piccole imprese fino ai 20 addetti e trova la sintesi in un profilo tipo con una potenza impegnata di 45 kW e un consumo annuo di 60 MWh che al secondo trimestre 2016 sostiene un costo annualizzato per l’energia elettrica di 10.650 euro.
Considerando il dettaglio delle voci di costo secondo il glossario di Bolletta 2.0, si osserva un aumento rispetto al trimestre precedente per il Dispacciamento (13,5%) mentre si stabilizza la Spesa per oneri di sistema (0,2%) e si riduce di un quarto (-25,9%) il costo dell’Energia; rimane invariata, infine, la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore.
In ottica tendenziale la Spesa per la materia energia scende del 17,5%, la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore dell’11,0% mentre la Spesa per oneri di sistema cresce del 3,4%. Nel complesso l’incidenza degli Oneri fiscali e parafiscali sale al 46,8% del costo totale e da sei trimestri la loro incidenza supera quella della Spesa per la materia energia.
Sull’andamento del costo della materia energia ha influito – come evidenziato nel comunicato dell’Autorità dello scorso 30 marzo – il calo del prezzo dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso conseguente alla flessione del prezzo dei combustibili e in particolare del gas. A tal proposito va evidenziato che i valori medi unitari del gas naturale importato nel 2015 scendono del 14,5% rispetto all’anno precedente. Più in generale si osserva che il ribasso dei prezzi del petrolio ha generato effetti diretti e con scarso ritardo sui prezzi al consumo dei combustibili liquidi mentre il legame è debole con i prezzi dell’energia elettrica, determinati in relazione alle diverse modalità produzione dell’elettricità. Su tale fronte in Italia una specifica influenza è data dalla produzione di energia elettrica da gas, come evidenziato dal calo del prezzo dell’energia nel II trimestre del 2016.
La conferma del trend di riduzione del costo dell’elettricità appare essenziale per mantenere la competitività dei costi delle imprese in un contesto di domanda debole – in particolare quella internazionale – e di deflazione. I dati della produzione industriale pubblicati stamane dall’Istat evidenziano a febbraio 2016 un calo congiunturale della produzione industriale dello 0,6% mentre nella media del trimestre dicembre 2015-febbraio 2016 la produzione segna un debole aumento dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Il Documento di Economia e Finanza 2016 presentato venerdì dal Governo revisiona la previsione di crescita del PIL nel 2016 all’1,2%, in calo di 0,4 punti rispetto all’1,6% stimato nella Nota di aggiornamento del DEF 2015 dello scorso settembre. In parallelo si osserva una tendenza alla deflazione dei prezzi dei prodotti manifatturieri: a febbraio 2016 i prezzi alla produzione manifatturiera – al netto del comparto energetico – sul mercato interno diminuiscono dello 0,9% rispetto ad un anno prima e quelli del mercato estero in area Euro calano dello 0,8%; la deflazione è accentuata anche sui mercati extra Ue (-0,8%) a fronte dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro rispetto ai minimi di novembre 2015.
L’analisi dell’Indice sulla rubrica ‘Imprese ed Energia” oggi su QE-Quotidiano Energia e il report con tutti i dati per componenti di costo e i sette profili di piccola impresa nell’Elaborazione flash riservata alla Associazioni del sistema Confartigianato.
Indice Confartigianato costo annualizzato energia elettrica di una Micro-piccola impresa (MPI) tipo
(II trim. 2012-II trim. 2016. Valori in euro relativi al consumo annualizzato. Potenza impegnata 45 kW e consumo annuo 60 MWh – NB: Distribuzione consumo energia elettrica per fascia oraria: F1 60,7%, F2 20,5% e F3 18,8% – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e Istat)
Dinamica costo annualizzato energia elettrica di una Micro-piccola impresa (MPI) tipo per componente
(II trim. 2016. Var. % su I trim. 2016 e su II trim. 2015-consumo annualizzato. Potenza impegnata 45 kW e cons. 60 annuo MWh – NB: Distribuzione consumo energia elettrica per fascia oraria: F1 60,7%, F2 20,5% e F3 18,8%. Struttura delle voci di costo secondo Bolletta 2.0 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e Istat)
Variazione tendenziale Indice Confartigianato costo energia elettrica per MPI tipo
(I trim. 2013-II trim. 2016. Var. % su trim. corrispondente anno precedente. Profilo di 45 kW e consumo di 60 MWh/anno – NB: Distribuzione consumo energia elettrica per fascia oraria: F1 60,7%, F2 20,5% e F3 18,8% – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e Istat)
Valori medi unitari importazioni Gas naturale nel 2014 e 2015
(Gennaio 2014-dicembre 2015 – media semplice indice 2010=100 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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