28 Marzo 2016, h. 17:48
MARCHI – Nuove regole per i marchi comunitari: costa meno registrarli
Dal 23 marzo gli imprenditori possono risparmiare fino a quasi il 40% delle spese per depositare e rinnovare un marchio comunitario. E’ una delle novità previste da un regolamento europeo, entrato in vigore la scorsa settimana, che modifica le attività dell’istituzione che difende da abusi e contraffazioni i prodotti delle aziende.
Parliamo dell’Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno, in sigla Uami, che ora cambia nome e diventa Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, in sigla Euipo. La sua sede rimane ad Alicante in Spagna, dove si occupa di registrare, gestire e conservare marchi, disegni e modelli comunitari, due diritti di proprietà intellettuale che, nei 28 Stati dell’Unione, offrono alle aziende protezione da falsificazioni, copie o assonanze che possono ingannare i consumatori. Dalla sua nascita, nel 1994, l’Ufficio ha trattato oltre 1.300.000 domande di marchio comunitario provenienti dalle imprese di quasi ogni paese e regione del mondo. Con oltre 116.000 domande, l’Italia è al terzo posto in Europa, dopo Germania e Regno Unito, per richieste di registrazione.
Dal 23 marzo, con le nuove regole, quello che si chiamava marchio comunitario diventa marchio dell’Unione Europea. Per ottenerlo e rinnovarlo le imprese ora godranno di una riduzione delle tasse da pagare all’Ufficio.
Si va da un minimo del 10% fino al 37% di sconto rispetto a quanto previsto finora. La diminuzione dei costi è legata ad una maggiore flessibilità di scelta, per gli imprenditori, su come proteggere i prodotti.
A cambiare sono anche le modalità con le quali si muoverà il nuovo Ufficio che punta a rendere più veloce l’iter per il deposito dei marchi e per gestire le controversie. Maggiore impulso verrà dato anche alle iniziative per armonizzare le norme sui marchi dei singoli Paesi attraverso l’obbligo di cooperazione con gli uffici degli Stati nazionali.
Anche per gli artigiani e le piccole imprese registrare il marchio dei prodotti è fondamentale per difendersi da abusi e contraffazioni ed espandere l’attività sui mercati mondiali. E grazie alle novità sui marchi comunitari, la lotta ai falsi compie un passo avanti. Ce n’è davvero bisogno visto l’allarme lanciato pochi giorni da Confartigianato sull’invasione di prodotti contraffatti che, soltanto nel settore della moda, ha causato alle imprese un crollo di vendite pari a 10 miliardi di euro e la perdita di 88.000 occupati.
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