11 Gennaio 2016, h. 12:28
STUDI – Pagamenti PA: utilizzabili 25 miliardi di euro versati dalle imprese per compensare debiti-crediti
Nel 2014 i debiti commerciali della Pubblica amministrazione ammontano a 71,6 miliardi. Nostre recenti valutazioni dei dati Eurostat evidenziano che, anche dopo gli interventi varati a partire dalla primavera del 2013, nel 2014 l’Italia rimane il Paese europeo con il più alto debito commerciale verso le imprese per beni e servizi – per la sola parte di spesa corrente – e pari al 3,0% del Pil, la più alta dell’Unione Europea; anche una recente analisi della Banca d’Italia indica che “il fenomeno dei debiti commerciali delle AP non è ancora stato ricondotto entro limiti fisiologici”.
La criticità dei tempi di pagamento appare confermata dall’analisi dei dati a novembre 2015 sui pagamenti delle Pubbliche amministrazioni relative agli ambiti delle Amministrazioni periferiche dello Stato, Enti del Servizio Sanitario Nazionale, Enti Locali e Regioni e Province autonome e da cui emerge che il tempo medio di pagamento in media nazionale è di 99 giorni, ancora lontano dai termini legali: considerando un limite di 60 giorni per acquisti del Servizio sanitario nazionale e di 30 giorni per gli altri settori della Pa il limite massimo dei pagamenti della Pa dovrebbe essere in media di 43 giorni, ben 56 giorni in meno dei 99 giorni rilevati, a ben 34 in mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo di recepimento della Direttiva.
L’analisi dei tempi di pagamento per territorio evidenzia ampie differenze nei tempi di pagamento, che risultano più elevati nel Mezzogiorno con 114 giorni, seguito dal Centro con 108 giorni, dal Nord Ovest con 89 giorni e dal Nord Est con 86 giorni. L’effetto negativo del maggiore ritardo nei pagamenti delle Pa nel Mezzogiorno viene amplificato dal maggiore costo del denaro che a giugno 2015 registra uno spread di 208 punti base rispetto il Centro Nord (Confartigianato, 2015).
Nel dettaglio regionale si osservano i tempi di pagamenti più lunghi in Calabria con 149 giorni medi, seguiti dalla Campania con 128 giorni, Lazio con 119 giorni, Sicilia con 117 giorni, Puglia, Abruzzo e Piemonte, tutte e tre con 110 giorni. Tempi più contenuti e inferiori ai 90 giorni in Lombardia con 89 giorni, Veneto con 81 giorni, Umbria con 71 giorni e Trentino-Alto Adige con 62 giorni.
L’analisi di dettaglio dei 300 enti più virtuosi evidenzia che anche in questo cluster della Pa che paga più celermente si trovano 137 enti – il 45,7% degli Enti ‘virtuosi’ – che pagano oltre il limite massimo previsto dalla legge. Nel complesso gli enti virtuosi ‘veri’, cioè quelli che pagano entro i limiti di legge, rappresentano solo il 13,4% della spesa complessiva mentre dopo 34 mesi dall’entrata in vigore della normativa, per l’86,6% della spesa complessiva rimangono disattese le prescrizioni della Direttiva europea.
In relazione alla proposta di Confartigianato della compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese si stima che in un anno i versamenti allo Stato dalle imprese fornitrici utilizzabili per la compensazione è di 25,0 miliardi, importo che rappresenta oltre un terzo (34,8%) dei 71,6 miliardi di euro a cui ammonta il debito della P.A. nei confronti delle imprese.
L’articolo di Sergio Rizzo pubblicato su Corriere della Sera basato sull’analisi dell’Ufficio Studi contenuta nell’Elaborazione Flash “Pagamenti Pa: utilizzabili 25 miliardi € versati dalle imprese per compensare debiti-crediti” (clicca qui per scaricarla).
Tempi medi di pagamento PA per Regione
(Dati al 18 nov. 2015 – gg. medi ponderati – Amministrazioni periferiche Stato, Enti SNN, Enti Locali; Regioni e Province autonome – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef e Istat)
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