5 Gennaio 2016, h. 10:39
STUDI – Delocalizzazione e filiere globali: nelle multinazionali manifatturiere italiane all’estero 834mila addetti, pari al 22,3% degli addetti delle imprese in Italia
Nel 2013 nel Manifatturiero si rilevano 6.583 multinazionali a controllo nazionale localizzate all’estero che impiegano 834.259 addetti, registrando un fatturato di 217 miliardi di euro.
Considerando il grado di internazionalizzazione attiva – misurato dall’incidenza degli addetti impiegati nelle imprese residenti all’estero rispetto a quelli impiegati nelle imprese residenti in Italia – si osserva che nel 2013 le imprese italiane all’estero del Manifatturiero presentano un grado di internazionalizzazione del 22,3%, tre volte rispetto agli altri settori (7,3%) e il doppio rispetto a quanto osservato per il totale economia (10,7%).
In particolare, nel Manifatturiero il settore più internazionalizzato è la Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, che una registra un’incidenza del 106,2%, indicando che conta un numero maggiore di addetti delle corrispondenti imprese residenti in Italia; seguono la Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici con il 41,9%, la Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche con il 38,6%, la Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche con il 36,8%, la Fabbricazione di altri mezzi di trasporto con il 33,1%, la Fabbricazione di prodotti chimici con il 27,4%, la Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature con il 26,3% e le Industrie tessili e confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia con il 25,2%.
Dall’analisi di lungo periodo, si rileva che tra il 2008 e il 2013 il grado di internalizzazione attiva del Manifatturiero è aumentato di 5,3 punti percentuali, passando dal 16,4% al 22,3%, registrando un incremento più ampio rispetto agli altri settori (+1,4 punti) e al totale delle attività economiche (+2,4 punti).
Una specifica minaccia alla tutela di un prodotto ‘Full made in Italy’ proviene dalle intersezioni produttive nelle filiere globali: a tal proposito si osserva che nel 2013 nei settori a maggior concentrazione di MPI – nei quali la quota di occupati in imprese fino a 50 addetti è superiore al 60% – il 18,1% del fatturato delle imprese estere a controllo nazionale è esportato in Italia, a fronte dell’8,2% per gli altri settori del Manifatturiero non MPI e del 9,9% per il totale delle imprese manifatturiere. Nel dettaglio si rilevano quote rilevanti del fatturato realizzato all’estero da imprese a controllo nazionale che vengono esportate in Italia in alcuni settori tradizionali del made in Italy, e tra i settori MPI si registra la quota più elevata nelle Industrie tessili e confezionamento di articoli di abbigliamento, in pelle e pelliccia con il 45,2%, seguita dalla Fabbricazione di articoli in pelle e simili con il 40,3%, dalla Fabbricazione di mobili e altre industrie manifatturiere con il 25,1%, dall’Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili), fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio, fabbricazione di carta e di prodotti di carta, stampa e riproduzione di supporti registrati con il 14,4%, dalle Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco con il 12,7% e dalla Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) con il 10,6%.
Si osserva che per i settori a maggior concentrazione di MPI la quota di fatturato esportato in Italia tra il 2012 e il 2013 è diminuita di 0,4 punti percentuali (passando dal 18,5% al 18,1%), mentre si registra un aumento di 1,1 punti per gli altri settori manifatturieri non MPI e di 0,9 punti per il totale del Manifatturiero.
Serie storica dal 2008 al 2013 del grado di internalizzazione attiva del Manifatturiero, degli altri settori e del totale economia
(Anni 2008-2013. % addetti nelle imprese italiane all’estero su addetti delle imprese residenti in Italia – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
Quota del fatturato esportato in Italia dalle imprese italiane all’estero nei settori di MPI
(2013. – % fatturato – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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