18 Novembre 2015, h. 14:27

STUDI – Nell’ultimo anno occupazione +0,9%. Il 57% delle assunzioni con contratto a tutele crescenti nelle MPI

L’esame degli ultimi dati sul mercato del lavoro evidenzia a settembre 2015 una riduzione congiunturale degli occupati dello 0,2%, con una riduzione del tasso di occupazione di 0,1 punti percentuali, che lo colloca al 56,5%; negli ultimi 12 mesi l’occupazione cresce dello 0,9%(+192 mila persone occupate) e il tasso di occupazione sale di 0,6 punti.

L’analisi di lungo periodo evidenzia a settembre 2015 una diminuzione di 656.320 occupati (-2,8%) rispetto al massimo pre-crisi di aprile 2008 e un aumento di 410.919 unità (+1,9%) rispetto al minimo registrato a settembre 2013; il tasso di occupazione, come abbiamo visto pari al 56,5%, sale di 1,2 punti percentuali rispetto al minimo di settembre 2013, pur rimanendo ancora lontano dal massimo pre-crisi pari al 58,9%.

Nel 2015, come noto, si è registrata l’applicazione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs act e l’esonero contributivo per contratti a tempo indeterminato, con il conseguente sostegno della domanda di lavoro: da dicembre 2014, infatti, si registra un aumento di 185.011 occupati (+0,8%).

L’analisi dei flussi di lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico, esclusi i lavoratori domestici e gli operai agricoli, evidenzia che nei primi nove mesi del 2015 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato sono 1.330.964 e sono aumentati di 340.323 unità (+34,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2014; nel periodo sono 2.616.382 i nuovi contratti a termine, in salita di 19.119 unità (+0,7%), mentre sono 146.715 le assunzioni in apprendistato, in calo di 32.991 unità (-18,4%).

Si osserva che le assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti previste nel 2015 dalle micro e piccole imprese (fino a 50 addetti) sono 142.070 (il 57,0% del totale), corrispondenti a 99.220 nelle imprese con 1-9 dipendenti e a 42.850 in quelle con 10-49 dipendenti.

Nei primi 9 mesi del 2015 hanno fruito dell’esonero contributivo 703.785 assunzioni (77,7%) e 202.113 trasformazioni (22,3%). Si registra una maggiore propensione all’utilizzo della decontribuzione in rapporto allo stock dei dipendenti in Campania (8,2 utilizzi ogni 100 dipendenti), Molise (7,2), Basilicata (7,1), Puglia (6,6) e Lazio (6,2); il Mezzogiorno registra la quota di 6,6 utilizzi ogni 100 dipendenti, sopra la media nazionale di 5,4.

L’analisi del mercato del lavoro dell’Ufficio Studi nella pubblicazione “Crescita, congiuntura e finanza pubblica nell’autunno 2015”. Clicca qui per scaricarla

 

 

Occupati: da massimo pre crisi (aprile 2008) a settembre 2015

(Aprile 2008-settembre 2015. Indice aprile 2008 =100. 15 anni e oltre – dati destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)


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Tasso di occupazione

(Gennaio 2004-settembre 2015 – % popolazione 15-64 anni – dati destagionalizzati – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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Nuovi rapporti di lavoro dipendente per tipologia

(Variazione percentuale gennaio-settembre 2015 su stesso periodo del 2014 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Inps)

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Intensità utilizzo esonero contributivo per lavoro dipendente l. 190/2014 per regione

(totale assunzioni e trasformazioni lavoro dipendente gennaio-settembre 2015 ogni 100 occupati dipendenti al IV trimestre 2014 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Inps e Istat)

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Assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti previste nel 2015 dalle imprese per classe dimensionale

(% sul totale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2015)

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