19 Novembre 2015, h. 15:37
EXPO 2015, il bilancio di Confartigianato Imprese
Il 31 ottobre è calato il sipario sull’Expo 2015 di Milano, che per sei mesi ha attirato l’attenzione di tutto il mondo sull’Italia intera. Un evento planetario, con cui il capoluogo lombardo ha voluto focalizzare l’attenzione sull’alimentazione e sulle nuove esigenze della nutrizione mondiale. Per farlo, Milano ha messo a disposizione dei 140 paesi partecipanti un’area espositiva di 1 milione di metri quadri, che ha accolto più di 21 milioni di visitatori.
Una scommessa che l’Italia ha vinto. In questa partita, Confartigianato ha svolto un ruolo fondamentale, organizzando una serie di iniziative per trasformare l’Expo in una reale e concreta opportunità di sviluppo economico per tante piccole imprese italiane.
“La nostra partecipazione ad Expo ha prodotto un impegno doppio – ha spiegato Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato Imprese – da una parte lo spazio istituzionale dentro Padiglione Italia, grazie al lavoro di Confartigianato Lombardia, dall’altra l’allestimento dell’Italian Makers Village, il Fuori Expo di via Tortona, che ha accompagnato il calendario dell’Expo per tutti e sei i mesi. Eravamo partiti con obiettivi che abbiamo poi cambiato in corso d’opera. All’inizio avevamo pensato ad un’iniziativa rivolta ai consumers, alla fine si è rivelata una straordinaria occasione per incontrare buyers internazionali”.
Due spazi che hanno messo in programma un calendario fitto di eventi ed appuntamenti. In totale, grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE, Confartigianato ha organizzato 28 missioni di incoming, 2.220 incontri b2b, 16 seminari di formazione e 24 eventi di networking. Soltanto negli spazi del Padiglione Italia, il nostro Sistema ha organizzato 108 incontri istituzionali, che hanno portato alla firma di “protocolli d’intesa” con Cina, Corea del Sud, Colombia, Angola e Senegal.
“Sono due le caratteristiche che vorremmo far rimanere anche dopo l’Expo: la capacità delle piccole imprese di sbarcare sul mercato globale e l’attenzione verso i makers, gli artigiani innovativi e la manifattura digitale – ha aggiunto Fumagalli – Anzi, partendo dall’esperienza dell’Expo vorremmo farle crescere, per aumentare la capacità di Confartigianato di accompagnare le imprese artigiane sui mercati mondiali, puntando sull’internazionalizzazione e su tutte quelle attività che si riferiscono alla manifattura 4.0 e alle innovazioni digitali. Vogliamo provare ad offrire un contenitore, un collegamento di rete alle tante iniziative territoriali che vanno in questa direzione”.
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