STUDI – La spesa per interessi su debito pubblico ai minimi dal 1999 ma l’instabilità nell’Eurozona mette a rischio l’ulteriore calo

Nel 2015 la spesa pubblica in Italia è prevista pari a 827.146 milioni di euro, pari al 50,5% del Pil; la spesa primaria corrente è di 697.569 milioni (42,6% del Pil) e l’elevato debito pubblico italiano richiede una ingente spesa per interessi, pari a 69.386 milioni (4,2% del Pil), un livello pressoché il doppio della spesa per investimenti fissi lordi (36.671 milioni, pari al 2,2% del Pil).

Le condizioni espansive della politica monetaria hanno contribuito a ridurre la spesa per interessi: l’analisi dei conti dell’Istat rilasciati nei giorni scorsi evidenzia che nel 2015 si è toccato il minimo della spesa per interessi nel primo trimestre dell’anno dall’introduzione dell’euro.

Nei prossimi anni è prevista una ulteriore discesa della spesa per interessi che dal 4,2% del Pil nel 2016, scenderebbe al 4,0% nel 2017, al 3,8% nel 2017 per collocarsi al 3,8% nel 2018.

Tale scenario rischia di essere compromesso dall’incremento dei tassi di interesse derivanti dal mancato accordo sul debito tra creditori e stato greco. In tale contesto potrebbero modificarsi i programmi del Governo che nel DEF 2015 di aprile indicavano una manovra sul 2016 per 10,1 miliardi di euro di cui 7,6 miliardi di minore spesa e 2,5 miliardi di maggiori entrate connesse con la riduzione delle tax expenditure; la mancata riduzione della spesa per interessi richiederebbe una maggiore intensità di manovra sulla spesa primaria e/o incrementi della pressione fiscale – con minori agevolazioni fiscali o addirittura con un limitato disinnesco della clausole di salvaguardia –  che sarebbero estremamente pericolosi data la fragilità della ripresa in atto che – come evidenziato dall’Istat – presenta una “ una intensità più contenuta rispetto all’avvio dell’anno in corso”.

Spesa pubblica per interessi nel I trimestre: 1999-2015

(milioni di euro correnti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

La spesa per interessi nell’arco di un ventennio: 1999-2019

(% sul Pil; fino a 2014 conti Istat, da 2015 in poi DEF 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Mef)

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