26 Giugno 2015, h. 12:59

La Regione Abruzzo chiude lo sportello Artigiancassa

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“La Regione Abruzzo ha disposto la chiusura dell’operatività dello Sportello Artigiancassa”. E’ quanto denunciano le associazioni Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai regionali, che lamentano la mancanza di un “preventivo coinvolgimento per individuare una soluzione” e, in una lettera, chiedono al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, un incontro per poter discutere della questione. La chiusura, come spiegano le associazioni nel documento inviato al governatore e al vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, è stata disposta con la determina dirigenziale n. 20 del 12 giugno 2015.

“Su un argomento così delicato e quanto mai attuale – si legge nella lettera di Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai – ci saremmo aspettati un preventivo coinvolgimento delle associazioni datoriali di riferimento per individuare congiuntamente una soluzione che potesse venire incontro alle esigenze dei tanti artigiani che per oltre 50 anni hanno beneficiato ed hanno potuto contare sulle agevolazioni degli strumenti agevolativi in parola”.

“Di fatto – aggiungono – con soli 2 milioni di euro si riuscirebbero a sanare le oltre 1.000 richieste pendenti presso la sede regionale di Artigiancassa e si potrebbe garantire l’operatività per tutto l’anno 2015. Ci è doveroso ricordare che gli interventi agevolativi gestiti da Artigiancassa hanno permesso, nel periodo 2010-2014, l’ammissione a contributo di 617 operazioni di finanziamenti per un importo totale di 58 milioni di euro (Leggi 949/52 e 240/81) e di 6.786 operazioni ammesse alla garanzia del Fondo Regionale di Garanzia con un importo garantito di 94 milioni di euro”.

“Per quanto riguarda la sola operatività del Fondo Regionale di Garanzia – si legge ancora – nel corso dell’intera gestione della misura, sono state ammesse a garanzia 10.508 operazioni generando finanziamenti per oltre 387 milioni di euro. Il dato evidenzia l’importanza che il Fondo ha avuto nel corso degli ultimi anni, grazie al quale le micro e piccole imprese artigiane hanno ricevuto un reale e concreto sostegno al credito, così come i Confidi promossi dalle associazioni di categoria di riferimento”.

Le associazioni colgono anche l’occasione per sollecitare la Regione su altri aspetti cruciali. In particolare i rappresentanti dell’artigianato abruzzese si soffermano sull’approvazione dei 14 regolamenti attuativi collegati alla cosiddetta legge regionale sull’Artigianato (L.R. 23/09): “Se non tutti – sottolineano – almeno quelli più urgenti e già condivisi da tutte le associazioni di categoria e fermi presso il Settore Artigianato della Regione”.

Chiesta, inoltre, una ricognizione dei Fondi Europei residui sulla vecchia programmazione 2007/2013 da poter destinare alle politiche creditizie della Regione, così come già richiesto nel corso della riunione dei Confidi che si è svolta lo scorso 13 maggio. “Vogliamo in ogni modo scongiurare il mancato utilizzo dei Fondi residui per doverli restituire alla Comunità Europea – concludono Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai – perché sarebbe un peccato per la nostra economia e per la nostra regione”.

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